Francesca
sta mettendo i dentini. Questa è la novità più importante
di questo periodo. Ne sono già usciti 3 e il quarto è in procinto
di fare capolino. Tutto va di conseguenza: capricci, crisi di pianto, inappetenza.
In questo periodo rifiuta la pappa, preferisce latte, pane e frutta fresca.
Tutto il resto non vuole neanche vederlo. Andiamo bene! Secondo i libri di
pediatria, i dentini appariranno con una frequenza di circa uno al mese, fino
a due anni e mezzo. Questo significa che dovremo lottare a pranzo e cena per
molti mesi ancora. Fortunatamente non perde il sonno. Sarà la tranquillità
del posto dove abitiamo, o la noia per il fatto che non vede quasi mai nessuno,
Francesca è una che dorme molto e le piace dormire. Di notte non dà
problemi: le sue 8 - 9 ore consecutive se le fa sempre, ma le piace dormire
anche durante la mattinata, dopo un'abbondante colazione, e il pisolino dopo
pranzo non se lo lascia quasi mai scappare. Ancora non ha trovato il coraggio
di camminare da sola. Se la teniamo con la mano non ha problemi, può
fare centinaia di metri, ma se la lasciamo dopo qualche secondo si siede a
terra. Sono già tre mesi che ha cominciato a gattonare ed è
diventata espertissima, va dove vuole con una velocità incredibile,
per questo motivo non trova nessuna convenienza a camminare sulle sue gambe.
Penso che in Italia, dove non troverà la comodità della moquette,
si adeguerà presto alla nuova situazione alzandosi in piedi.
Sono
già passati 200 giorni dal lontano 9 gennaio. Sembrerebbero pochi ma
in realtà abbiamo già percorso quasi un quinto del nostro cammino.
L'atmosfera che si respira a casa è quella della vigilia di una bella
vacanza. Le valigie sono pronte per essere riempite (comprate due nuove, speriamo
che queste durino un po' di più), il pensiero più insistente
è cosa preparare, cosa portare. Il timore forte riguarda Francesca:
riuscirà a dormire durante il viaggio? Ci farà riposare almeno
un pochino? Altrimenti credo che la prima settimana a Roma sarà da
incubo, saremo tre zombie che cercheranno di tenere gli occhi aperti inutilmente.
Intanto, per far passare il tempo più in fretta (e per cominciare a
svuotare il frigorifero) stiamo passando le serate a cena con i nuovi amici
di Huntsville, soprattutto quelli che sono ormai qui da qualche anno. Organizzare
cene è molto più semplice che da noi. In media qui la gente
è molto meno impegnata e stressata, ed accetta volentieri gli inviti.
Non ci si formalizza più di tanto. E fa sempre piacere mangiare quello
che cucina una pugliese D.O.C. come Gianna. Soprattutto è un gioco
da ragazzi andare a trovare qualcuno (basta uscire di casa dieci o quindici
minuti prima dell'appuntamento e stai sicuro di arrivare in orario, parcheggio
dell'auto incluso). E' invece più difficile uscire con qualcuno per
andare al ristorante o soltanto per fare due passi. I ristoranti sono quelli
che sono e chiudono prestissimo (21.30, massimo 22) ed è impensabile
fare la classica passeggiata per il corso, vedere gente (e farsi vedere),
mangiucchiare un gelato, osservare le vetrine dei negozi di abbigliamento
e spettegolare sulle coppie che si incrociano. Il caldo e le zanzare (quando
non ci sono le solite piogge torrenziali) scoraggerebbero anche i più
volenterosi. In effetti, se fosse tutto uguale che da noi, che gusto ci sarebbe
a vivere tanto lontano da casa?
Tantissimi
auguri a tutte le Anna d'Italia e in particolare a nonna Anna e zia Anna.
Gianna: oggi voglio salutare una nostra affezionata lettrice che si è
trasferita a marzo in Virginia. Si chiama Letizia ed ha un bambino di 2 anni
e 4 mesi che si chiama Jacopo. Benvenuta nel club delle "mogli di qualcuno
che le ha costrette a vivere a tanta distanza da casa", anzi, non solo
lontane da casa ma soprattutto in posti sperduti dimenticati dagli uomini
e da Dio. Ma oggi non voglio esagerare. Devo dire che ormai ci siamo creati
un bell'ambiente intorno a noi. Facciamo spessissimo feste, party e cene (naturalmente
sempre e solo tra italiani ma con qualche gradevole e simpatica partecipazione
americana e spagnola...). A proposito, domenica sera siamo stati "a casa
di Alice" ed è stato molto divertente, tutto a suon di salsa,
merengue e sangria. Proprio una bella festa. Speriamo che diventi una tradizione:
ogni volta che qualcuno rientra ad Huntsville dopo un viaggio a casa DEVE
organizzare una festa, tanto per dire a tutti che è felice di tornare
tra amici. Spero che anche Letizia possa conoscere gente allegra che organizza
feste. Il tempo così passa sicuramente più in fretta.
Mentre
risuonano ancora le bombe di Londra e Sharm el Sheikh, nella lontanissima
Alabama c'è aria d'estate come non mai. La tranquillità di questo
posto non viene neanche scalfita dalle brutte notizie che arrivano dall'altra
parte del mondo. La temperatura sta salendo. Ormai non è più
possibile camminare all'aperto. Non viene voglia neanche di andare in piscina
per non dover mettere il naso fuori di casa. Tutte le case sembrano frigoriferi,
l'aria condizionata è tenuta al massimo 24 ore al giorno. Domani sono
previsti 102°F (che sarebbero 38°C). Ma è l'umidità
che rende l'aria insopportabile. Si era formato tanto di quel salnitro attorno
al polo negativo della batteria che la macchina ieri non partiva più.
Oggi invece, dopo una ripulitina e una spruzzata di liquido antiossidante,
è ripartita. Per ogni evenienza ho già pronta una batteria nuova.
La stagione delle piogge ha fatto il suo corso. Praticamente ha piovuto per
due mesi quasi tutti i giorni. Con temporali violenti e continue minacce di
uragani. I temporali con fulmini e saette da queste parti sono una normalità,
soprattutto in questo periodo. Invece pare che agosto sia "soltanto"
torrido. Meno male che noi non ci saremo e ci gusteremo il caldo "torrido"
italiano, che è meglio. Purtroppo però in Italia non siamo ancora
così attrezzati con l'aria condizionata ovunque. Ma ci siamo molto
vicini.
Approfitto
del fatto che mi sono portato il computer in ufficio per parlare un po' di
Gianna. Sembrerebbe retorica e patetico sentimentalismo per chi non ci conosce
eppure sento il bisogno, anzi il dovere, di decantare al mondo le sue affascinanti
doti, ogni giorno sempre più numerose e raffinate. Ho già espresso
quanto le sono riconoscente per il grande sacrificio che sta facendo per me
a stare così lontana dai suoi affetti più cari, per aver rinunciato
al lavoro, alle sue sicurezze. Ma questa volta voglio sottolineare la sua
immensa forza di spirito e la fantastica armonia che si è perfezionata
e rafforzata in questi ultimi mesi tra di noi. Spesso le coppie, con l'arrivo
dei bambini, con le scomodità dei traslochi, con l'imprevedibilità
della convivenza forzata e l'assenza di impegni e distrazioni, possono improvvisamente
scoppiare o almeno si può scalfire un'opera certosinamente costruita
in anni di vita insieme. Noi, invece, da questa avventura, stiamo traendo
una forza interiore magica e misteriosa, che nasce proprio dalla vita di coppia,
anzi dalla convivenza a tre con il magnifico supporto della dolcissima Francesca.
La cosa che ci rasserena di più è proprio la constatazione che
dopo questa esperienza ne usciremo così tanto rafforzati, così
tanto complici e fusi in un rapporto solido e duraturo che niente più
al mondo potrà neanche lontanamente minacciare. Gianna ha avuto la
capacità e la costanza di reinventarsi completamente, per se stessa
e per noi tre. Non si perde mai d'animo. Sta maturando in bellezza interiore
ed esteriore, in saggezza ed ironia, in capacità ed entusiasmo. Sta
portando avanti una casa, sta allevando una figlia, sta intraprendendo relazioni
sociali, sta facendo la moglie a tempo pieno in un modo strabiliante, da lodare
ogni giorno. Ed io mi sento protettore e compagno di questa evoluzione. Vuole
guidare, vuole studiare inglese, vuole colmare ogni piccola lacuna nel suo
già immenso bagaglio di esperienze. Ogni giorno è sempre più
donna, moglie e madre. E con lei anch'io mi sento più uomo, marito
e padre. Sono fiero di lei e vorrei dirglielo ogni giorno. Quando tornerà
in Italia naturalmente riprenderà a lavorare, ad inseguire i suoi sogni
che nel frattempo forse saranno cambiati. Ma una cosa è certa, tornerà,
anzi, torneremo cresciuti, rafforzati e pronti ad affrontare gli eventi belli
e brutti che la vita ci vorrà riservare, con un'arma in più:
il nostro amore che, a dispetto di tutte le leggi della fisica, non si esaurisce
con il tempo ma si alimenta ogni giorno di una fiamma nuova.
Oggi
è il compleanno di nonna Anna. Tantissimi auguri da Francesca e naturalmente
dai suoi genitori. E' un peccato che tutte queste ricorrenze, le prime per
Francesca, stiano passando in sordina a così tanta distanza. Comunque
festeggeremo tutti insieme i compleanni di tutti ad agosto. Francesca è
una nipotina speciale per la nonna Anna, è la prima femminuccia e siamo
sicuri che le manca tantissimo. Bisogna stringere i denti ancora un pochino.
Per ora deve accontentarsi soltanto di qualche fotografia ma presto potrà
abbracciarla e, se possibile, viziarla un pochino. Ieri è venuto a
trovarci David LoConto. E' stata una bellissima giornata ed abbiamo avuto
più tempo per chiacchierare in santa pace. Mi dispiace non essere in
Italia in questo momento per potergli dare un supporto più sostanzioso
nella sua ricerca appassionata delle sue origini. Spero veramente che possa
trovare ciò che cerca e soprattutto che possa trovare un antenato comune
in modo che possiamo considerarci a tutti gli effetti cugini! Una cosa che
mi preoccupa è che ama molto la cucina italiana ed è altresì
molto educato. Ciò significa che quando sarà in Italia, a partire
dalla prossima settimana, non potrà fare a meno di mangiare tutte le
prelibatezze nostrane che chi lo ospiterà sarà lieto e fiero
di proporgli. Conseguenza tragica è che lui rischia di ingrassare a
dismisura! Attento David, anche se a malincuore, qualche volta dovrai anche
dire che non ne puoi più, altrimenti rischi di scoppiare!
Gianna:
messaggio a tutti i proprietari di ristoranti italiani: tremate! Dopo tre
anni di prove ed esperimenti in Alabama, quando tornerò in Italia,
darò filo da torcere ai più grandi chef. Ora so fare antipasti,
primi, secondi e dolci. Però state tranquilli, prima di far assaggiare
agli estranei utilizzo la mia cavia preferita: Piero, che se va avanti di
questo passo fra tre anni indosserà la taglia XXXXXXL. Ma attenzione:
in Italia vengo per riposarmi quindi non aspettatevi che cucino io, per mangiare
i miei piatti dovrete aspettare ancora. In autunno credo che aprirò
una rubrica su questo sito dove pubblicherò tutte le mie ricette. Ormai
che sono diventata un'esperta, penso che in inverno mi darò alla ceramica,
alla maglia e all'uncinetto. Ho un consiglio da dare alle ragazze italiane:
venite in Alabama, dopo 6 mesi si diventa bravissime a fare tutto, cucinare,
guidare, parlare inglese, giocare a tutti gli sport e allevare una figlia.
Sapete qual'è il segreto? Non so come, ma qui in Alabama le 24 ore
si allungano a dismisura e possono diventare anche una settimana.
Innanzitutto
tanti auguri ai Francesi. Oggi è il 14 luglio e tocca a loro festeggiare.
Ieri siamo andati dal pediatra per la visita periodica di Francesca e devo
dire che siamo rimasti veramente soddisfatti dei suoi progressi. Ormai è
completamente nella media sia in peso che in altezza e soprattutto in vivacità
e agilità di mani e di cervello. Ha completamente colmato quel gap
che aveva quando è nata, piccolissima ma dolcissima. Anche per il pediatra
manca veramente soltanto qualche giorno perchè prenda il volo e cominci
a camminare completamente da sola. Ha fatto la sua solita dose di vaccini.
Qui in USA sono molto più esigenti e puntuali che da noi per quanto
riguarda le vaccinazioni. Ieri si è fatta un richiamo di tutte le classiche
malattie per bambini (varicella, morbillo, orecchioni, rosolia) che da noi
sono consigliate solo in parte ma non obbligatorie. Speriamo anche stavolta
che non abbia reazioni antipatiche come febbre o altro. Ieri sera siamo anche
stati in un posto tipico americano "BBQ Ribbs". Un posto di quelli
veramente rustici dove arrostiscono le costole di maiale nel forno a legna,
le cospargono di salse varie (con uno strumento molto simile al "mocho
vileda") e te le servono sul tavolo senza posate, con contorno di fagioli
o patate, e ti danno soltanto un rotolo di scottex per pulirti le mani ogni
tanto. Roba da veri uomini duri... E' un po' come vivere il film "Scappo
dalla città - La vita, l'amore e le vacche".
Dobbiamo
approfondire due argomenti importanti. Il primo riguarda il fatto che non
abbiamo ancora raccontato come è andata la festa di Francesca. Un successo!
Eravamo una quindicina di persone, quasi tutti italiani e ci siamo riuniti
a casa di Giuseppe e Nadia che sono stati gentilissimi a mettere a disposizione
la loro bellissima villetta. Abbiamo mangiato troppo! Antipasti, insalata
di riso, pizze di tutti i tipi, dolce, gelato di Nicola e spumante finale.
Francesca era completamente a suo agio. Con i suoi amichetti, Claudio e Claudia,
si è divertita tantissimo. Era lei la protagonista e dava proprio l'impressione
che se ne rendesse conto. Tutti i partecipanti alla serata le hanno anche
fatto dei bellissimi regali che lei ha apprezzato con autentico entusiasmo.
Noi abbiamo anche addobbato la stanzetta dei bambini con palloncini e cotillons
e tutto è stato naturalmente filmato e documentato. E' stata un'emozione
grandissima che ci ha riempiti il cuore di gioia. Ora tocca ai parenti: la
festa si ripeterà in terra italiana.
Altro argomento: l'uragano Dennis. Nelle ultime ventiquattro ore l'Alabama
è stata colpita da un uragano. E' il primo che ci capita da quando
siamo in America e devo dire che non ce ne siamo quasi accorti. In realtà
questi eventi atmosferici sono tipici delle zone tropicali e nascono principalmente
in mare, nei Caraibi. Poi si spostano velocemente verso il continente, ma
proprio a contatto con la terraferma perdono rapidamente quasi tutta la loro
energia. Noi ci troviamo a circa 800 km di distanza sia dall'Oceano Atlantico
sia dal Golfo del Messico. Pertanto anche se arrivano da noi gli effetti (forte
vento, piogge torrenziali) non sono mai devastanti come succede spesso in
Florida e nelle isole Caraibiche. Questo per tranquillizzare tutti quelli
che, ascoltando i telegiornali italiani, vengono allarmati in modo ingiustificato.
Come ho già accennato altre volte qui in America tutto viene spettacolarizzato
all'estremo. Per cui un evento già drammatico come questo viene drammatizzato
ulteriormente all'inverosimile. Il passaggio dell'uragano sul territorio è
stato monitorato con radar doppler, satelliti, sensori, telecamere, ed è
stato filmato ogni centimetro della sua corsa. Ma poi, alla fine, si è
rivelato (quasi) tutto un bluf.
Questo
è il tuo primo compleanno e non potevamo far finta di niente. E’
il giorno più importante della tua vita dal momento in cui vedesti
la luce. E’ ancora forte l’emozione nel ricordare il giorno in
cui sei nata: eri piccolissima, pesavi solo un chilo e mezzo, ma per noi eri
la bambina più bella del mondo. Avevamo tanta voglia di baciarti e
abbracciarti forte per farti sentire tutto il nostro amore. Ed ora, ancora
più di allora, vorremmo trovare le parole giuste per farti sapere quanto
ti abbiamo desiderata e quanto siamo felici perché finalmente ti possiamo
amare con tutto il nostro cuore, ora che sei con noi. Il tuo arrivo ha completamente
sconvolto la nostra vita ed è stato bellissimo. La nostra unica attività,
il nostro unico pensiero è aver cura di te e garantirti un presente
e soprattutto un futuro sereno e felice. E tu ricambi il nostro affetto con
i tuoi bellissimi sorrisi, i tuoi occhi radiosi e dolcissimi, i tuoi bacetti
a modo tuo appassionati. Sei il raggio di sole che ogni giorno illumina i
nostri cuori, sei il nostro amore infinito che non riusciamo a saziare neanche
con migliaia di baci. Vorremmo che tutti potessero godere della tua serenità,
della tua voglia di vivere. Vorremmo che tutti potessero sentire la tua dolcissima
voce e le tue prime paroline, tutti potessero osservare i tuoi primi passi
incerti, tutti potessero farti le coccole che ti meriti, sentire il tuo profumo,
accarezzare la tua pelle vellutata. Purtroppo i nostri cari sono tanto lontano,
quest’anno non possiamo festeggiare insieme agli amici, ai nonni e agli
zii, ma non temere, ci saranno ancora tantissimi compleanni da festeggiare
insieme a loro. Conserva nel tuo piccolo cuore le tue irresistibili risate,
le tue amabili carezze, i tuoi sogni e il tuo amore anche per loro.
Tantissimi abbracci stretti stretti e un milione di baci grandi così
…
Mamma e papà
Sembrano
così lontane le immagini di Londra che rimbalzano aldilà dell'oceano.
E' una tristezza surreale, incredibile. Rispetto a quelle stesse immagini,
quegli stessi visi distrutti dalle ferite e dal terrore, quei cuori senza
speranza, si rievocano gli spettri degli attentati di New York e Madrid. Questa
volta però mi soffermo a riflettere in maniera più attenta e
preoccupata. Nel 2001 e nel 2004 rimasi scioccato per la crudeltà,
per la violenza, per l'assoluta mancanza di rispetto per la vita umana. Questa
volta, nella mia vita c'è una presenza in più, c'è una
responsabilità in più e le domande e i timori sono sempre più
angoscianti. Quale futuro stiamo preparando per i nostri figli? Dai nostri
nonni e dai nostri padri avevamo ereditato gli orrori della guerra e la solenne
promessa che non avremmo mai più visto scene di tale orrore nella nostra
vecchia Europa. Ed invece noi siamo ancora qui a piangere e a disperarci.
Soprattutto perchè il nemico, l'uomo cattivo, è invisibile,
è nascosto, si cela dietro i nostri semplici atti quotidiani, nel nostro
vicino in metropolitana. Ed allora, quando il male non sai più da dove
viene e cosa vuole, ti assale l'angoscia dell'impotenza e della rassegnazione.
Come si fa a difenderci da noi stessi, da tutto ciò che abbiamo costruito
in faticosi millenni di ricerca della civiltà e del progresso? Sembra
di tornare al Medio Evo, quando tutto era negato, tutto era decadente, tutto
era marcio e malato. Chiunque si incontrava nel proprio sentiero poteva essere
un brigante o un lebbroso, pertanto era qualcuno da tenere alla larga o addirittura
da uccidere senza pietà. E la nostra società sta rispettando
questo copione alla perfezione. Dopo questi atti barbarici si alimenterà
ulteriormente l'odio, il razzismo, l'intolleranza assoluta verso il diverso,
chiunque esso sia, di razza, religione, credo politico, ceto sociale. Riesco
a provare odio per chi agisce con questo squallido rituale. Non solo per le
povere vittime innocenti, per i loro parenti, per tutti coloro che trarranno
da questi atti un danno sociale, economico, culturale. Ma soprattutto perchè
verranno alimentati ancora di più l'odio e il rancore verso di coloro
che hanno il loro stesso credo ma che non si riconoscono nei loro strumenti
di morte. Forse non è ancora scoppiata la guerra fra civiltà,
ma stiamo andando sempre più velocemente proprio in quella direzione.
Allora arriveremo perfino a rimpiangere la guerra fredda, quando avevamo migliaia
di testate atomiche puntate sulle nostre teste, ma nelle stanze dei bottoni
c'era gente con un cervello che non si è mai fatta inebriare da proclami
ed inni al martirio. Oggi la speranza ha subito un duro colpo e dobbiamo essere
tutti molto forti e determinati affinché non muoia definitivamente.
Anche
noi, come TUTTI gli americani, abbiamo festeggiato il 4 luglio. Persino una
cittadina supertranquilla come Huntsville ha messo da parte il suo cronico
torpore e ha tirato fuori la sua anima festaiola. E' incredibile quanto sia
sentita questa festa. E' incredibile quanto siano fieri di essere Americani.
Normalmente ci sono bandiere ovunque, davanti gli usci delle case, stampate
o issate sui tetti delle macchine, nei supermercati, lungo le strade, nelle
chiese. Ma in questo periodo ce ne sono ancora di più. Non riesci a
evitare di guardarle. Ed è soprattutto incredibile il patriottismo
che si respira nell'aria. Di qualsiasi ideale politico essi siano, sono comunque
dalla parte dei soldati che sono impiegati nei vari teatri operativi. Del
resto sono migliaia i soldati in servizio, e migliaia sono quelli morti per
cause a volte tanto lontane. Quasi tutte le famiglie hanno un figlio, una
figlia, dei nipoti, un fidanzato al fronte. Così sono tutti dalla parte
dei soldati, comunque. Stasera siamo stati alla vicina Decatur, una cittadina
più piccola ma più raccolta di Huntsville e pertanto un pochino
più paesello. All'interno di un parco ogni anno si organizza il Festival
dello Spirito Americano, la classica fiera che abbiamo visto tante volte nei
film e telefilm americani. Giostre, canzoni, stand con gelati, dolci e limonate.
Di tutto un po'. E al termine grande show di fuochi d'artificio. Proprio come
nei film.
Siamo
entrati finalmente nel mese di Luglio. Per noi è un mese speciale perchè
è il mese in cui è nata la nostra Principessa. Sta facendo i
suoi progressi quotidiani. Batte le manine, dice mamma e papà molto
spesso, da i bacetti (sembra una simpatica vecchietta quando prova a mandare
i bacetti schioccanti), per indicare che ha un anno mette il ditino dritto
dritto. Manca ormai pochissimo per camminare da sola. Apre già i cassetti
e quando vede il frigorifero o la lavastoviglie aperti si fionda a quattro
zampe con una velocità incredibile. Quando non trovi un oggetto in
casa, quasi sicuramente è stata lei a nasconderlo nel suo posticino
preferito, il sottofondo del passeggino. Quando usciamo fa la santarella,
non disturba, non piange, non strilla, ma quando sta a casa ce la fa pagare
cara. Bisogna starle dietro ogni istante altrimenti sono guai. Ha messo su
qualche etto, infatti ha un bellissimo doppio mento, probabilmente perchè
da qualche settimana sta assaggiando sempre gusti nuovi (verdure, carne, pesce).
Le piace tantissimo il pane e il cocomero. Penso che sarà una buona
forchetta, a meno che, crescendo, non si faccia condizionare dal mantenere
la linea...