31/10/05
Halloween.
Questa
è una delle giornate che aspettavamo
da tempo. Festeggiare Halloween nel paese che
l'ha inventato (o almeno lo ha diffuso in tutto
il mondo) è sempre stato un sogno nascosto
di tutti noi. Ogni volta che ci capita di vedere
una nuova serie di telefilm è immancabile
l'episodio dedicato a questa festa e ancora
una volta ci sembra di vivere insieme tutti
i telefilm della nostra vita. Tutta la città
(e considerando la tranquillità cronica
di Huntsville posso soltanto immaginare cosa
stia succedendo in tutto il resto del paese)
è stata addobbata per l'occasione. Già
da alcune settimane sono spuntate zucche vuote,
scope da strega, spaventapasseri, ragni, mostri,
su ogni balcone, su ogni uscio di casa. E' un'atmosfera
particolare che pervade tutte le attività
quotidiane, persino negli ambienti di lavoro.
Oggi erano tutti a fare scherzi, a mangiare
dolci, a travestirsi, come da noi a carnevale.
Non sono mancati i ragazzini che hanno bussato
alla nostra porta ed hanno esclamato "Trick
or treat!" ed hanno accettato volentieri
una manciata di caramelle (che noi avevamo preparato
per l'occasione). Gianna ha festeggiato al college
con i suoi compagni di classe (che hanno potuto
gustare la sua torta alla nutella veramente
squisita) ed io e Francesca siamo andati ad
un piccolo luna park montato ad hoc, tutto dedicato
ai bambini mascherati, con pop corn e patatine
gratis per tutti.
Francesca
festeggia Halloween.
30/10/05
Domenica soleggiata.
Dopo
due giorni di capricci di Francesca, conseguenza
delle vaccinazioni di giovedì scorso,
siamo finalmente riusciti a fare una passeggiata.
Siamo stati in uno dei posti più belli
nei dintorni di Huntsville. Si tratta di un
porto fluviale sul Tennessee, che si chiama
Ditto
Landing Marina. E' una sensazione strana
trovare un porto, con tanto di yacht, barchette,
gommoni, cantieri per la manutenzione, a 800
km dal mare. E' un'atmosfera un po' surreale
ma comunque molto rilassante. E' possibile farsi
quattro chiacchiere con un'oca o una ventina
di anatre. Francesca era estasiata e non sapeva,
allo starnazzare dell'oca, se divertirsi o spaventarsi.
Nel dubbio ha preferito rimanere in braccio.
Le piace tantissimo uscire e soprattutto le
piace passeggiare sull'erba. Le giornate sembrano
primaverili ed invitano ad uscire. Le previsioni
promettono bene ancora almeno per un'altra settimana.
Ieri sera abbiamo avuto ospiti a cena. Uno di
loro è ancora più appassionato
di me di genealogia e mi ha suggerito di andare
a guardare un sito
molto interessante dove è possibile visionare
le fotocopie dei registri dei passeggeri di
tutti i bastimenti arrivati negli Stati Uniti
tra la fine dell'800 e i primi del '900. E'
interessantissimo, gratuito, e permette di frugare
un po' tra i sogni dei nostri antenati. Chissà
quanti di loro hanno ottenuto quello che si
aspettavano e quanti invece sono tornati delusi
in Italia. Per gli americani è un sito
preziosissimo perchè per gran parte di
loro è l'unico punto di collegamento
con la loro storia.
Francesca
in rosa.
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27/10/05
Visita pediatrica.
Giornata
completamente dedicata a Francesca. Oggi ha
fatto il solito (doloroso) richiamo delle vaccinazioni.
La poveretta ha dovuto subire ben 5 iniezioni.
Infatti oltre alle solite 3, questa volta ha
fatto anche la sua prima vaccinazione antinfluenzale
(da queste parti è VIVAMENTE consigliata
nei primi tre anni) e un test anti-TBC (perchè
ha passato le vacanze all'estero ?!?!?). Spezza
il cuore sentirla piangere disperata. Appena
ha visto il pediatra ha capito che si stava
mettendo male ed ha cominciato a preoccuparsi.
Poi l'hanno bucherellata tutta (braccia e gambe).
Gianna quasi sveniva. La prossima volta occorrerà
portare i sali anche per lei. Per quanto riguarda
la visita standard, tutto bene. gode di ottima
salute, peso (21 lb = 10 kg) e altezza (30"
= 76 cm) nella media e capacità intellettive
superiori (ha comportamenti tipici dei bambini
di 20-22 mesi). Anche questa è fatta.
La prossima visita dopo Natale.
Questa
bella bimba sia chiama Francesca.
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25/10/05
Io e Francesca.
Piano
piano, giorno dopo giorno, Francesca si sta
abituando alle assenze di Gianna. Le prime volte
che Gianna andava al college, Francesca era
disperata, piangeva e non vedeva l'ora di riabbracciare
la mamma. Ora invece fa l'indifferente, incavolata
nera, ma indifferente. Spesso le capita di urlare
a squarciagola, piena di rabbia, "mammaaaaa!".
Poi si rassegna e accetta di buon grado il suo
surrogato, il papà. A dire il vero a
me piace passare queste 2 ore in esclusiva con
Francesca. Mi piace giocare con lei, con le
bambole "bambe" o con la palla "pamma".
Oppure vedere un cartone di Walt Disney, anche
se dopo 5 minuti lei si stufa ed io continuo
da solo a guardarlo estasiato. In quelle due
ore trovo anche il tempo di darle la pappa (che
lei divora senza capricci) e cambiarle il pannolino
(sembra che la mia presenza la stimoli in modo
particolare...). Insomma ogni tanto (due volte
a settimana) faccio il papà a tempo pieno
e me ne compiaccio!
Francesca
al telefonino.
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23/10/05
Claudia's party.
Un
altro compleanno. Oggi siamo stati alla prima
festa a cui sia stata invitata Francesca. Il
party era in onore della sua amichetta Claudia
che ha compiuto 1 anno. Penso che andranno d'accordo
quelle due. Sono praticamente coetanee, stessa
altezza, stesse abitudini, anche se Claudia,
nata qui, frequenta l'asilo nido da piccolissima
ed è perfettamente integrata con i locali.
Sono entrambe molto tranquille, quando sono
fuori dalle mura domestiche. Francesca si è
divertita molto. Ha cominciato ad interagire
con gli altri bambini. Dopo un primo momento
di timore (appena arrivati voleva stare in braccio),
si è lanciata e per tutta la sera ce
la siamo quasi dimenticata. Girava per la sala
con gli altri bambini, molti dei quali a lei
erano già noti, noncurante della nostra
presenza/assenza. Si avvicinava a noi soltanto
per sgranocchiare qualcosa. Il party è
stato organizzato da Nadia e Giuseppe (i genitori
di Claudia) presso il locale dove normalmente
si tenevano in passato gli "Italian dinner",
le rimpatriate tra gli italiani di Huntsville.
Stasera (oltre agli invitati americani) c'erano
8 famiglie e 4 singles italiani, ma ne mancavano
molti altri, per motivi diversi. E' un peccato
che questi incontri siano sempre più
rari. E' stata una serata molto piacevole, semplice,
che ci ha offerto la possibilità di fare
quattro chiacchiere in italiano. Ogni tanto
ci vuole.
Un'immagine
del party.
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22/10/05
Post-it.
Questa
volta auguriamo un buon compleanno (in ritardo
perchè era ieri) a Ezio e Caterina, due
carissimi amici che non siamo riusciti a contattare
per problemi di fuso orario. Quello del fuso
orario è un problema che facciamo ancora
fatica a sopportare. Non si tratta di doversi
abituare alla variazione d'orario, in una settimana
l'organismo si adegua. Il problema è
che 7 ore di differenza con l'Italia riducono
di molto la finestra temporale in cui ci si
può mettere in contatto con amici e parenti.
Infatti 7 ore sono quasi un terzo della giornata
e, considerando che di solito un terzo della
giornata è quello che si dedica al sonno,
quando dormiamo noi in Italia sono svegli, e
viceversa. L'unico terzo libero che rimane coincide
con la nostra mattinata, che naturalmente è
il periodo più intenso di impegni. Tra
il lavoro per me e le faccende quotidiane e
la bambina per Gianna, non è facile ritagliare
il tempo per una telefonata. In fondo questo
diario serve anche a questo. E' un modo per
lasciare un messaggio, un saluto, un appunto
(come i post-it che si appiccicano sul frigorifero)
a coloro che dovrebbero convivere la nostra
vita ma che per impegni reciproci non riescono
mai ad incontrarci.
Francesca
e i suoi giochi.
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20/10/05
Il virus.
Gianna:
Ieri Piero è tornato prima dal lavoro,
perchè si sentiva male aveva i brividi
e la febbre. Si è messo a letto ed ha
continuato a lamentarsi per il mal di stomaco
e il mal di testa. Quando è malato diventa
proprio un bambinone in cerca di coccole. Sembra
che questo virus abbia colpito proprio tutti
ad Huntsville. C'è chi ha dolori addominali,
chi ha la febbre (Piero), chi vomita (Francesca).
Anch'io ci sono passata, ma per ora me la sono
cavata con una tosse abbastanza noiosa e un
po' di febbre... speriamo bene. Il fatto è
che non siamo abituati a questo clima. Siamo
quasi alla fine di ottobre e le temperature
sono ancora abbondantemente estive con le massime
che superano i 30°C. Gli amici ci hanno
detto che dobbiamo godere di queste ultime giornate
calde perchè l'inverno è molto
rigido. A me sembra impossibile ma così
dicono. Comunque oggi Piero sta molto meglio
e domani tornerà al lavoro. Anche Francesca
ha già superato tutto. Ieri si è
scottata leggermente la bocca mangiando una
pietanza un po' troppo calda ed ho cercato di
rinfrescarle la bocca con un po' di gelato.
Ho fatto il grave errore di farle vedere dove
teniamo il gelato e da allora mi tormenta continuamente
dicendo "mamma apri?" indicando il
freezer, oppure fa finta che la bocca le brucia
ancora e piange disperata in cerca di qualcosa
di fresco... è un'attrice nata!
Francesca
mangia il gelato.
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18/10/05
Congratulazioni Andrea!
Un
pensiero particolare e tante congratulazioni
al cugino Andrea che, a distanza di tre mesi
dalla sorella Arianna, si è laureato
in Giurisprudenza. Finalmente un avvocato in
famiglia! Ora potremo ottenere consulenze legali
(spero) gratuite... o quasi, infatti non ne
sarei proprio sicuro perché lui abita
vicino a Genova e ... "son palanche"!
(clicca qui
per una barzelletta sui genovesi). A parte
gli scherzi Arianna e Andrea sono due cugini
speciali, sempre molto attivi e disponibili,
che però non abbiamo mai potuto frequentare
a fondo per l'eccessiva distanza. Tuttavia,
paradossalmente, ora che siamo ancora più
lontani, grazie a internet, ci sentiamo forse
più vicini. Con le e-mail, le videochat
e questo diario possiamo aggiornarci quasi in
tempo reale. Ora spero che si diverta un po',
magari con una bella vacanza, un viaggio. Naturalmente
se vorrà visitare l'Alabama saremo ben
felici di ospitarlo. Ma credo che ci siano altri
Stati, qui in America, un po' più interessanti.
Per quanto riguarda Francesca, la giornata di
oggi è stata storica: per la prima volta
è stata male di stomaco. Ha vomitato
parecchio e siamo stati costretti a portarla
dal pediatra, che come cura le ha segnato una
Sprite o una Schweppes (a piacere), un sorso
ogni 10-15 minuti per otto ore. Da queste parti
sembra che i dottori curino i bambini con metodi
a dir poco originali. Probabilmente la Pepsi
curerà le slogature e la Coca Cola curerà
le emorroidi! Ecco perchè in quel film
molto divertente (Un grosso grasso matrimonio
greco) curavano i brufoli e le scottature con
il Vetril...
Francesca si lava i denti.
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17/10/05
Il carattere di Francesca.
Un
saluto e un buon compleanno alla nostra amica
Alicia. In questo periodo Francesca sta dando
rapidi segni di sviluppo. Capisce sempre di
più e si fa capire articolando vere parole,
attinenti alle sue intenzioni. Quando vuole
mangiare dice "pappa" e se ne vuole
ancora dice "un altro". In generale
ripete tutto quello che ascolta e memorizza
con rapidità entusiasmante associando
la parola alla situazione contingente. La volta
successiva in cui si ripresenta la stessa situazione,
ci anticipa ripetendo la stessa parola memorizzata.
Ma la cosa più incredibile è che
ha già preso possesso degli aggettivi
e pronomi possessivi. Io sono suo. Gianna non
ha più facoltà di avvicinarsi
a me. Se ci prova le tira i capelli con rabbia.
Se prendi un suo giocattolo urla "è
mio" e te lo strappa di mano. Ieri abbiamo
avuto ospiti a pranzo, con i bambini è
stata una continua lotta all'ultimo giocattolo.
Altre volte era stata costretta a subire passivamente
le angherie degli amichetti più grandi,
questa volta, invece, si è presa la sua
rivincita e non ha mai ceduto. Si sta formando
un bel caratterino... Il suo passatempo preferito,
ultimamente, è rivedersi nei filmati
che raccogliamo nel computer. Piccoli episodi
della nostra vita quotidiana. Ne è affascinata
e li vorrebbe vedere e rivedere mille volte,
andando su tutte le furie se non viene accontentata.
Un altro passatempo, e qui si vede tutta la
sua femminilità già pronunciata,
è di provare a vestirsi a modo suo. Le
piace indossare uno strofinaccio come se fosse
una stola sulle spalle, prova a indossare i
miei anfibi che sono più lunghi delle
sue gambe, e mette al braccio un orologio da
polso come se fosse un prezioso bracciale, sculettando
e pavoneggiandosi in maniera irresistibile.
Oppure prende una bambola e la culla stringendosela
al petto, cantandole la ninna nanna. Già
adesso, a 15 mesi, è di gusti difficili.
Anche nel mangiare. Di solito è una buona
forchetta ma guai a scarseggiare con i sapori
forti e soprattutto guai a ripetere due volte
consecutive lo stesso pasto, potrebbe farlo
arrivare alle stelle...
Francesca sognante sgranocchia un biscotto.
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15/10/05
Auguri Nonna Michela!
Gianna:
oggi è il compleanno della mia mammina.
Cosa dire di lei? E' una donna UNICA! Una donna
che ha annullato se stessa per dedicarsi esclusivamente
a suo marito e ai suoi sei figli. E' una persona
generosa e altruista. Nonostante avesse tanti
figli e tanti problemi è sempre stata
disponibile con chiunque avesse bisogno di aiuto.
Anche se sembra una donna molto fragile, nei
momenti più difficili ha una forza indescrivibile.
Nel momento più brutto della mia vita,
mi è stata vicino e la sua forza mi aiutato
a superare tutto. Vorrei tanto che adesso si
dedicasse più a se stessa, invece lei
è testarda, si ostina a preoccuparsi
di tutti: figli, nipoti, generi e nuore, e naturalmente
anche del marito. Vorrei soltanto dirle grazie
per tutto quello che mi ha dato e per il suo
amore infinito. Anch'io la amo infinitamente
e non mi vergogno di dire che sono mammona.
Oggi che anche io sono mamma riesco a capire
le sue ansie, ma vorrei tanto chiederle come
ha fatto a crescere tanti figli, io che ne ho
una sola a volte mi sento esaurita! Auguri Mamma,
auguri nonna Michela!
Francesca, comoda, ride.
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Tempo
di bilanci? Forse è ancora presto, ma
in ogni modo è possibile trarre qualche
riflessione. 5 anni fa eravamo due persone.
Ognuno di noi affidava al tempo, al destino,
alla provvidenza la propria vita, sperando,
credendo in un rapporto duraturo, sereno. Poi,
all’improvviso, queste due persone si
sono rese conto che non pensavano più
in prima persona singolare “io”
in contrapposizione ad un “tu” o,
peggio, “lui” o “lei”
ma diventavano un “noi” per tutte
le cose, i problemi, le scelte quotidiane, grandi
e piccole, possibili e impossibili. Oggi siamo
cresciuti, è arrivato il ciclone Francesca
che è stato un collante potentissimo
e quel “noi” comprende anche lei,
in maniera assoluta. La tradizione ricorda che
a 5 anni si festeggiano le nozze di seta e come
la seta il nostro rapporto è fresco,
leggero, morbido e prezioso, qualcosa da sfiorare,
accarezzare teneramente e da preservare per
il nostro futuro. Il nostro amore non si esaurisce
con il tempo e le avversità, non diventa
una routine scontata, si trasforma, si evolve,
si sublima in qualcosa di infinitamente più
grande, eterno. Non si tratta più d’infatuazione,
un solo anno di fidanzamento a distanza avrebbe
potuto nascondere un rischio del genere, ma
di qualcosa di enormemente più solido,
che si rafforza ogni giorno, a seguito di ogni
esperienza che viviamo quotidianamente. Si può
parlare di stima e rispetto reciproci, di intelligenza,
di apertura mentale, di buon senso. Si possono
portare avanti mille argomentazioni più
o meno attendibili. Noi non siamo un caso, un’eccezione,
noi siamo soltanto “noi” e questo
è il nostro segreto.
Noi.
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Oggi
abbiamo vissuto una di quelle giornate da film.
Una volta l'anno le famiglie possono accedere
ai siti militari ed abbiamo approfittato per
vedere un ambiente a volte molto distante da
quello che viviamo ogni giorno anche se fa parte
della nostra vita. C'è stato tutto quello
che normalmente ci si aspetta dai party americani
all'aperto. Un breve discorso del generale comandante,
saluto alla bandiera con inno cantato e mano
sul cuore. Poi via al divertimento. Naturalmente
era tutto orientato ai bambini con giochi di
gruppo ed alcuni stand e tendoni dove si poteva
disegnare, tatuare, giocare. C'erano animali,
cani poliziotto addestrati, pupazzi, gadget,
dolci e gelati. Non poteva mancare il pop corn
e la grigliata con hot dog e hamburgers accompagnati
da patatine fritte, granite e coca cola a fiumi.
La tipica festa americana, allegra senza esagerazioni,
dove i bambini erano i protagonisti assoluti.
Facevano da sfondo i mezzi militari, missili,
carri ed elicotteri, un classico camion dei
pompieri e l'immancabile auto della polizia
americana. Tutto come nei film e, proprio come
in un film, ci siamo veramente divertiti.
Anche Francesca si è divertita.
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Innanzitutto
tanti auguri in ritardo al cuginetto Daniele
che ieri ha compiuto due anni. Tanti auguri
anche a Stefania che qualche giorno fa ne ha
compiuto qualcuno in più. Ieri qui in
America è stata festa nazionale, il Columbus
Day (che in realtà sarebbe il 12 ottobre),
il giorno in cui si ricorda (e si ringrazia)
Cristoforo Colombo per aver scoperto il nuovo
mondo. Forse non è simpatico a tutti
per questo fatto, ma bisogna dargli atto che
ha completamente stravolto la storia. Ho già
accennato alla sana abitudine americana che
sposta al lunedì o al venerdì
tutte le feste che cadono nel weekend o in mezzo
alla settimana, così sono garantiti i
ponti lunghi. Evidentemente se lo possono permettere.
Tanto, poi, quelli che veramente non vanno al
lavoro sono pochi e possono comunque sfruttare
le giornate libere per fare shopping o incrementare
gli introiti del turismo. Tutto è finalizzato
al business, anche le feste. In questi giorni
stiamo cercando disperatamente una seconda auto
per muoverci anche noi durante i weekend, per
fare shopping e soprattutto per permettere a
Gianna di guidare da sola. Anche lei, oltre
a Francesca, sta facendo molti progressi. Infatti
continua ad andare al college ed è stata
inserita in una classe "Intermediate".
Niente male per una principiante!
Francesca cresce.
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Oggi,
come capita tutti i mesi il giorno 9, ci sono
due ricorrenze da ricordare: sono 9 mesi che
è iniziata l'avventura americana (7 mesi
per le mie due donne) e Francesca compie 15
mesi. E' stata una giornata piuttosto noiosa,
grigia e fredda, ravvivata soltanto da Francesca
che è sempre e solo al centro della nostra
vita quotidiana. Passiamo il tempo a farle domande,
a stimolarla e a goderci le sue reazioni, le
risposte, le dimostrazioni dei suoi progressi
quotidiani. Capisce perfettamente tutto quello
che le diciamo, e sa individuare gli oggetti
e le parti del corpo che nominiamo. Oggi ha
ammaliato tutti i nostri conoscenti in America
e in Italia con un dolcissimo "mi ami?"
ripetuto mille volte con estrema grazia (premere
qui per ascoltarla).
Ricorda quella pubblicità della Sip di
qualche anno fa in cui una ragazzina adolescente
chiedeva al suo moroso "mi ami? ma quanto
mi ami?". Oggi Francesca ha soltanto 15
mesi e sentirla parlare mi riempie di emozione
e mi fa sognare. Fra qualche anno, quando invece
di 15 mesi avrà 15 anni, una frase detta
così, magari proprio per telefono, mi
farà rabbrividire e mi riempirà
di angoscia... Ma aspettiamo che il tempo faccia
il proprio corso.
Francesca e i suoi occhi grigio-azzurri, come
si fa a non innamorarsi di lei?
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08/10/05
Roman Holiday Café.
Come
si fa ad associare il gelato al limoncello con
la pizza? Il cappuccino con la bruschetta? Un
panino al salame e un gianduja? Semplice, basta
andare da Nicola al Roman Holiday Café
e tutto diventa naturale (e buono). Stasera
abbiamo cercato di rinnovare la buona, vecchia,
sana tradizione italiana del sabato sera in
pizzeria. Ad Huntsville le pizzerie ci sono,
ma sono tipicamente americane. Così siamo
andati a trovare Nicola, il pugliese. Il suo
locale non può essere catalogato secondo
i nostri criteri. Ci si può trovare di
tutto, opportunamente importato dall'Italia:
olio, sottaceti, salse, prosciutto, formaggio
e tanti altri tipici sapori nostrani. Normalmente
lo andiamo a trovare la domenica pomeriggio
per assaggiare il suo gelato (ci tiene a ribadire
che non ha assolutamente nulla a che fare con
l'ice cream americano). Questa volta invece
abbiamo assaporato la sua pizza accompagnata
da un'ottima bruschetta. Tutto ottimo, ma l'aspetto
più piacevole è l'ambiente assolutamente
amichevole (friendly). Ogni volta che entriamo
in questo locale sembra di andare a trovare
più che un amico, un parente. La moglie
Barbara, americana d.o.c., è ancora più
italiana di lui sempre molto allegra e ospitale.
Una bella serata, ogni tanto ci vuole!
Nicola e il suo Roman Holiday Café..
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Il
saluto quotidiano oggi è dedicato a Giuseppe
e Carmen. Oggi festeggiano il loro quarto anno
di matrimonio, sono nostri cugini nonchè
testimoni di nozze e primi responsabili del
primo incontro tra me e Gianna. Oggi abbiamo
fatto la nostra prima esperienza come baby sitter
ed è stato un disastro. Adele aveva un
impegno e ci ha lasciato in custodia per tre
ore il piccolo Luca, un mese più piccolo
di Francesca. La prima ora è andata bene,
tranne qualche litigio tra i due bambini. Francesca
è sempre molto gelosa delle sue cose,
dei suoi giocattoli e non sopporta che glieli
tocchino. Ad un certo punto, però, Luca
si è reso conto che era rimasto da solo
e non c'era la sua mamma ed ha cominciato a
piangere disperato. Non ha smesso neanche un
minuto per circa due ore. Non ha voluto mangiare,
bere, giocare, camminare. E' rimasto in braccio
a Gianna a piangere finchè non si è
addormentato per la stanchezza. Il comportamento
di Francesca è stato esemplare. Ha capito
il dramma dell'amichetto e non ha battuto ciglio,
ha sopportato la vista di un altro bambino in
braccio alla mamma senza mostrare segni di gelosia.
Era completamente solidale ed ha compreso la
situazione. Ma appena Luca se n'è andato
con la sua mamma e siamo rimasti da soli, ha
preteso di essere presa in braccio anche lei.
Strani comportamenti infantili.
Francesca, in Italia ha messo su qualche etto.
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La
serie delle ricorrenze non è ancora finita.
Oggi è San Francesco, patrono d'Italia
nonchè onomastico di San Pio da Pietrelcina
(Francesco Forgione) al quale ci siamo ispirati
quando abbiamo deciso di dare un nome alla nostra
bambina. Sono stati graditissimi tutti gli auguri
che sono giunti dall'Italia, dai nonni, dagli
zii, dai cugini e dagli amici (un ringraziamento
particolare ad Oriana che ci segue sempre con
affetto ed ha sempre un pensiero gentile nei
nostri confronti). Nel sito dedicato a Francesca,
tempo fa avevamo inserito anche un quiz
dove ci si chiedeva quale fosse la data più
adatta per festeggiare l'onomastico (23 settembre
San Pio, 4 ottobre San Francesco, 9 marzo Santa
Francesca Romana e 22 dicembre Santa Francesca
Cabrini). Noi vogliamo lasciare libertà
a tutti di scegliere la data che desiderano,
sarà un piacere per Francesca festeggiare
4 volte l'anno. Oggi Gianna ha iniziato a frequentare
il college. L'insegnante è molto severa,
è capace di farle ripetere cento volte
una parola se non la pronuncia bene. Quando
torneremo in Italia, Gianna non solo parlerà
inglese, ma esibirà uno spiccato accento
americano alla Dan Peterson!
Francesca ormai cammina spedita.
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03/10/05
Buon compleanno zio Carlo!
Questa
volta tocca a zio Carlo: augurissimi da tutti
noi e in particolare da Francesca che, anche
se a volte è spaventata dalla barba,
gli vuole comunque sempre tanto bene. Cosa dire
di lui? Innanzitutto è un Lo Conte, con
i tipici pregi e difetti della famiglia. Ha
sempre cercato con orgoglio, caparbietà
e determinazione una propria dimensione, possibilmente
diametralmente opposta a quella mia e di nostra
sorella Tina. Con gli amici è un leader,
ha carisma, è uno di quelli che propone
e organizza ed ha un notevole seguito di afficionados.
Ha amici ovunque, di ogni classe sociale e in
ogni settore lavorativo. In famiglia, a volte,
può sembrare un po' escluso, lontano
dalle vicende quotidiane, ma in realtà
ha un cuore d'oro ed all'occorrenza si fa in
quattro per chiunque. Nello studio e nel lavoro
ha sempre cercato di cavarsela da solo, a volte
lavorando sodo nelle ore libere dallo studio,
a volte studicchiando nei ritagli di tempo liberi
dal lavoro. Ma con questo sistema ha accumulato
una notevole esperienza che vale più
di cento esami universitari. Ha fatto di tutto,
dal Pony Express (1 giorno) al tuttofare di
McDonald's (3 anni). Poi ha cominciato a frequentare
gli studi tecnici emergendo rapidamente per
le sue qualità, dal disegno Autocad in
3D alla progettazione di grandi complessi. Fra
qualche mese dovrebbe finalmente arrivare all'ambita
laurea in Architettura e allora sapremo certamente
a chi scroccare un consiglio da esperto. Auguri!
Carlo e Letizia il giorno del battesimo di Francesca.
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02/10/05
La festa dei nonni.
Non
poteva mancare la ricorrenza più bella
dell'anno: la festa dei nonni. Finalmente si
sono accorti che mancava una giornata completamente
dedicata a loro. Per noi questa data ha un significato
particolare perchè esattamente 23 anni
fa veniva a mancare il mio nonno paterno (Pietro)
e due giorni fa è stato l'anniversario
della morte della nonna materna di Gianna (Giovannina),
due nonni ai quali entrambi eravamo molto legati,
non solo per il fatto che portiamo i loro nomi
ma anche per il loro carattere e per un quel
feeling particolare che c'era con loro. Come
ho già detto nei giorni passati, i nonni
di Francesca sono completamente cotti per lei.
Sarà per il fatto che viviamo lontani
e quelle poche settimane passate insieme sono
volate, oppure sarà per il carattere
solare di Francesca, lei manca tantissimo a
tutti e quattro, ma anche Francesca sente molto
la loro mancanza. La mattina si affaccia alla
finestra e appena vede una macchina rossa chiama
"nonno Andrea!" e quando le capita
di prendere la cornetta del telefono esclama
"nonna Anna!". Ho detto spesso che
il grande rammarico di quest'avventura americana
è soltanto il fatto che abbiamo privato
i nonni della loro nipotina e viceversa. Questo
è l'unico motivo per cui non vedo l'ora
che passino presto questi 27 mesi per permettere
loro di recuperare il tempo perduto. Magari
avessimo potuto metterli in valigia e averli
ogni giorno qui con noi...
Francesca con tutti i suoi nonni (fotomontaggio).
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