E'
giunto il momento di rivelare come passeremo le feste. Si parte
domattina presto per la Florida! Una tappa a Valdosta, in Georgia,
e passeremo la vigilia e tutta la giornata di Natale ad Orlando
nel villaggio dei divertimenti per antonomasia: Disney World.
Poi ci sposteremo sulla costa atlantica, andremo a trovare i cugini
Loconto (The Lane Brothers) e visiteremo Miami, Key West e gli
alligatori. Il programma è allettante e speriamo di trovare
bel tempo. Attualmente in Florida ci sono 23-25°C, praticamente
è primavera. Non credo che riusciremo ad aggiornare il
Diario Americano per questa settimana. Pertanto questo è
un arrivederci al prossimo anno. Sicuramente ne avremo tante da
raccontare. Tanti auguri a tutti, perchè passiate un Natale
Sereno e che il nuovo anno realizzi tutti i vostri sogni.
Disney
World.
20/12/05
Le luci di Natale.
E'
ancora forte l'emozione per Graziano, ma credo che lui se fosse
ancora con noi cercherebbe di sdrammatizzare con una battuta.
Allora cerchiamo di pensare ad altro. Il Natale. Da queste parti
ho l'impressione che sia più sentito. Nel suo significato
religioso e nel profondo rispetto delle tradizioni. Paradossalmente
il Natale italiano è molto più commerciale e materialista,
affannati nelle compere più disperate dell'ultimo momento.
Qui anche il Natale viene vissuto più serenamente. Probabilmente
anche qui ci si scambiano i regali ma non ci sono gli assalti
ai centri commerciali, la gente con calma e pazienza comincia
a comprare già da ottobre e in questi ultimi giorni in
giro si vede ancora meno gente del solito. Tutti spediscono biglietti
e lettere di auguri a tutti, anche coloro che si vedranno fisicamente
a Natale e potranno scambiarsi gli auguri di persona. E c'è
la grande tradizione delle luci. Tutte le case sono illuminate
a festa. Autentiche opere d'arte, all'imbrunire, prendono forma
e colore e all'improvviso cespugli, infissi, viottoli prendono
vita e sorridono al mondo. Tra tutte le strade di Huntsville ce
n'è una che le batte tutte. Decenni di lavoro, di studi
scenografici, di invidie tra vicini, hanno creato una rappresentazione
spettacolare che farebbe invidia alle strade di Las Vegas, DisneyWorld
o Broadway. E' persino possibile vedere la slitta di Babbo Natale
con le renne vive! Questi americani sono incredibili!
Una
casa illuminata per Natale.
La notizia che non avremmo mai voluto ricevere ci ha colti all'improvviso
stamattina all'alba. Il carissimo Graziano, amico di mille avventure,
compagno di viaggio nei miei ultimi 19 anni, ci ha lasciati.
In questi momenti le parole dovrebbero lasciare il posto al
silenzio e al raccoglimento. Un anno e mezzo fa lo ha colpito
il male più brutto e lui ha combattuto, con fede e speranza,
ma alla fine ha dovuto cedere. A quarantatre anni, lasciare
una moglie splendida e una bambina di 4 anni, sembra impossibile,
ingiusto. Graziano era una persona speciale. Di una intelligenza
e una memoria straordinarie, geniale quanto simpatico e divertente.
E paradossalmente proprio quel suo fantastico cervello è
stato tradito dal male più subdolo e crudele. In queste
ore nella mia mente passano come lampi, nel grigiore del mio
umore, i ricordi di tante giornate trascorse insieme. Dal primo
giorno in cui ci incontrammo, era la fine di febbario 1987,
nei corridoi della Scuola di Applicazione di Torino dove giovanissimi,
lui aveva i capelli lunghissimi, tentavamo l'avventura del concorso
nel Corpo Tecnico dell'Esercito. E' stato un fratello e un padre
per me (non a caso festeggiava il compleanno lo stesso giorno
di mio padre). Era saggio, sempre pronto a dare consigli, a
dare il giusto peso alle cose. Nelle giornate belle riusciva
ad intrattenerci come un cabarettista navigato. Aveva anche
lui i suoi momenti tristi ma facevano parte del suo personaggio,
ed era amato e stimato anche per questo. L'unico conforto, per
noi ma soprattutto per la sua famiglia, è il pensiero
che ha smesso di soffrire, fisicamente e mentalmente. Ciao Graziano,
rimarrai sempre nei nostri cuori.
Una
candela per Graziano.
17/12/05
Christmas Ice Show.
Sabato sera all'insegna dello spettacolo. Siamo stati al Palazzetto
del Ghiaccio dove abbiamo assistito ad uno spettacolo di pattinaggio
artistico. Si sono alternati ballerini esperti e principianti,
al suono di musiche di Natale, valzer, boogie woogie, e un paio
di canzoni italiane di Bocelli. Francesca si è divertita
molto. Ogni volta che applaudivano credeva che fosse tutto per
lei ed esclamava "Grazie, grazie" facendo l'inchino.
Ha lo spirito dello spettacolo, le piace essere al centro dell'attenzione
e le piace essere lodata ed applaudita. Una nota a contorno
della serata: ogni volta che c'è un evento (il circo,
lo spettacolo sul ghiaccio, un discorso, un ricevimento) non
si comincia mai prima di aver ascoltato, tutti in piedi, con
la mano sul cuore e gli occhi alla bandiera sventolante, l'inno
americano. In questo senso siamo lontani anni luce dal nostro
paese...
Il
Christmas Ice Show.
Questa volta dobbiamo fare tanti auguri di buon compleanno a
Tina, mia sorella. Nella mia famiglia d’origine non siamo
molto abituati a farci i complimenti, a regalarci apprezzamenti
reciproci, a lodarci. Ci stimiamo reciprocamente in maniera
sommessa, intima, piena di complicità, senza grandi discorsi
o pubbliche rappresentazioni d’affetto. Tuttavia, stare
lontano, poter guardare dall’esterno, con obiettività,
le persone a me care, ha cambiato alcuni miei atteggiamenti
e mi sono liberato di una forma di pudore, di scontatezza nei
rapporti familiari, per cui desidero, come ho fatto in precedenza
con mio fratello e alcuni miei cognati, descrivere i sentimenti
che provo per loro, semplicemente. Mia sorella, e non perchè
si tratta di mia sorella, è una persona meravigliosa.
Bella dentro e fuori, si fa ammirare ogni giorno di più.
E’ una ragazza in gamba, estremamente intelligente, dinamica,
ipercritica nei confronti di se stessa quanto sensibile e generosa
nei confronti degli altri. Raramente si può incontrare
una persona che come lei abbia la forza interiore e la tenacia
di affrontare la vita, con tutte le sue avversità, con
una naturalezza e intraprendenza formidabili. Se l’è
sempre cavata da sola, ottimamente. Laureata brillantemente
in una facoltà dura come quella di Economia, ha rinunciato
senza grossi drammi a luminose carriere manageriali per occuparsi
a tempo pieno della routine familiare, un marito e tre vivacissimi
e splendidi maschietti. Quando eravamo bambini litigavamo spesso,
non perchè non andassimo d’accordo, ma perchè
era inevitabile in quanto condividavamo tutte le nostre attività
quotidiane. Crescendo, è accresciuta anche la nostra
stima reciproca e spesso l’ho considerata la persona giusta
per un consiglio spassionato. E’ stata lei, ad esempio,
la prima persona a cui ho confessato il mio amore per Gianna.
Gli ultimi due anni sono stati tremendi per lei e la famiglia
di Roberto, suo marito, una successione di situazioni dolorose
che l’hanno messa a dura prova, ma che lei ha superato
con una inesauribile energia. Le auguro un 2006 fantastico,
che possa recuperare un po’ della serenità che
si merita.
Mia
sorella Tina.
Compleanno di chi? Di Gabriele? Possibile che siano passati
già 5 anni da quando quel batuffoletto vide la luce alla
clinica Santa Famiglia di Roma? E' mio nipote, il terzo, ma
Gianna l'ha visto prima di me. C'era anche lei, infatti, quel
pomeriggio ad aspettare ansiosa, insieme ai nonni, l'arrivo
di questa forza della natura. E' un bambino simpatico, dolcissimo,
ma si fa rispettare. Al seguito dei due fratelli maggiori, ha
percorso in anticipo alcune tappe della sua crescita. Un mese
fa circa, per una banale caduta dal divano, si è fratturato
la clavicola, ma è stato fortunato e pare che non si
debba più operare. Ma anche con l'ingessatura non si
è mai fermato, ha continuato a correre e a cadere come
sempre. Auguri anche a lui!
Il
cuginetto Gabriele.
La serie degli auguri continua. Oggi tocca a tutte le Lucie,
in particolare mia sorella e due nostre cugine, una di Faenza
e una di Buenos Aires. Auguri! Questa è una giornata
un po' particolare perchè tradizionalmente (e non astronomicamente
perchè in realtà è il 21 dicembre) è
la giornata più corta dell'anno e, anche se non è
arrivato ancora l'inverno, è un po' come se avessimo
già fatto il giro di boa verso la primavera. In molti
paesi nordici ed anche in alcune zone d'Italia (Sicilia, Bergamo,
Verona, Siena e tante altre città), è oggi che
i bambini ricevono doni e dolci. A proposito di bambini, Francesca
recentemente ha cominciato a parlare (a modo suo, ma facendosi
capire) gesticolando animatamente. Malgrado non viva in Italia
ha già appreso l'abitudiane nostrana di parlare più
con le mani che con la lingua. Ma lei usa molto bene tutte e
due le cose. Chissà da chi avrà imparato?
Francesca
gesticola.
Ieri è stata la volta del compleanno di Oto (detto Tino),
fratello di Gianna e papà di due splendidi bambini, Andrea
e Simona. Tantissimi auguri da parte nostra a lui che, visto
che siamo in periodo di tombole e smorfie, ha compiuto gli anni
di Cristo... Ha un nome un po' strano e per chi non ha parenti
ad Ariano Irpino non dice
nulla, in realtà è il nome italianizzato di Sant'Ottone
(Otto in tedesco), patrono della cittadina. Non si può
dire che Oto non sia un gran lavoratore. Sempre pieno di mille
iniziative, ha coraggio e tenacia, è simpatico, intelligente
e generoso. Porta avanti contemporaneamente due attività
stancanti e impegnative, ma non si lamenta mai. E' anche dolcissimo
con i figli, un papà meraviglioso. Auguri!
Oto
tra la figlia Simona e Francesca a ferragosto.
Oggi siamo andati a trovare Santa Claus (Babbo Natale). Naturalmente
tutti sanno che i colori di Babbo Natale vengono dall'etichetta
della Coca Cola e siccome la famosa bibita è stata inventata
poco distante da qui (Atlanta), è un po' come se Babbo
Natale fosse originario di queste parti. Siamo stati a casa
sua, abbiamo scattato qualche foto e abbiamo salutato la sua
signora (Mrs. Claus). E' stata una manifestazione organizzata
dal Sahaba Shriners Club per i figli dei militari in servizio
ad Huntsville. I membri del Sahaba Shriners indossano i fez,
quei cappellini tipici (ricordate il papà di Ricky Cunningam
in Happy Days?) di queste logge paramassoniche nate per goliardia
e che ora si occupano di attività benefiche (la loro
fondazione possiede 22 ospedali in tutti gli Stati Uniti). Organizzatissimi
e soprattutto generosissimi, ci hanno regalato un orsacchiotto
di peluche, 10 stampe della foto con Santa Claus, un quadretto
d'argento, dolci, e abbondanza da mangiare (pizza e torte) e
da bere. Come ieri sera, trenini, tatuaggi, colori, clown e
illusionisti hanno divertito i bambini. Francesca, un po' spaventata
da Babbo Natale, ha preteso di stare in braccio per tutto il
tempo. L'anno prossimo apprezzerà di più.
Noi
e Santa Claus.
Francesca oggi ha compiuto 17 mesi e le abbiamo regalato un'emozione
inedita: il circo. Dobbiamo innanzitutto ringraziare Adele e
Domenico che per un lutto in famiglia hanno dovuto anticipare
la partenza per l'Italia e ci hanno regalato i loro biglietti.
Inizialmente eravamo titubanti, quale sarebbe stata la reazione
di Francesca a vedere un ambiente così diverso dal solito?
Gli animali, le luci, i clown, la musica, tutto nuovo e affascinante.
E naturalmente a lei è piaciuto molto, ma anche a noi
non è dispiaciuto, e di circhi ne abbiamo visti tanti
nella nostra vita. E' stato un vero spettacolo, innovativo,
all'americana, un autentico show di Broadway. Comunque non è
mancato nulla del classico circo europeo: numeri mozzafiato,
giocolieri, clown, trapezisti, domatori e tanti animali, con
molta musica e un'infinità di bambini entusiasti a fare
da contorno. Probabilmente anche per quello Francesca si è
divertita: finalmente ha visto tanta, tanta gente e lei adora
stare tra la folla. Abbiamo avuto la prova che effettivamente
esistono gli abitanti di Huntsville! A volte vengono dei dubbi
perchè in giro non si vede mai nessuno e poi all'improvviso
spuntano tutti insieme, come per magia, la magia che soltanto
il circo può regalare.
Il
circo Ringling Bros. Barnum & Bailey.
Beati voi che oggi avete fatto festa e magari domani fate anche
il ponte! Questa volta tocca a noi stare a rosicare... Beh,
comunque noi abbiamo già avuto il nostro Thanksgiving.
Fa uno strano effetto, soprattutto quando si tratta di feste
religiose, pensare che non tutti festeggiano e la pensano allo
stesso modo in termini di tradizioni e precetti. Meno male che
Natale lo festeggiano anche qui, altrimenti ci sentiremmo veramente
su un altro pianeta. Oggi abbiamo sfiorato la neve. La pioggia
è caduta abbondante e la temperatura è soltanto
qualche grado al di sopra dello zero di giorno e stanotte scenderà
di nuovo a -6°C, chissà che non ci ritroviamo ricoperti
da un manto bianco domani mattina... Prima di chiudere un buon
compleanno al caro Pasquale, papà di due splendidi bambini.
E a proposito di bambini, mandiamo un saluto particolare al
bellissimo Paoletto che finalmente, grazie alla mamma Stefania,
abbiamo potuto ammirare in fotografia. E' nato soltanto 14 ore
dopo Francesca e ha gli stessi colori: biondo e occhi azzurri.
Che coppia!
Francesca
qui sembra uno scugnizzo.
Non solo abbiamo onorato la tradizione anglosassone dell'albero
di Natale ma anche l'italianissima tradizione del presepio.
Naturalmente ci siamo portati le statuette dall'Italia perchè
qui non ce n'è neanche l'ombra, probabilmente gli americani
non sanno neanche cosa sia un presepio (inventato da San Francesco
e adottato dalla coloratissima tradizione napoletana). Quest'anno,
malgrado avessi portato anche la scenografia con tanto di cartapesta
per le montagne e muschio per simulare l'erba, ho voluto onorare
il caro "cousin" David LoConto che qualche mese fa
ci ha regalato un centrotavola con pietre trasparenti, luce,
fontana e sfera rotante. Per questo mese, il regalo di David
farà da scenografia al nostro presepio che ha assunto
un'aria particolare, un po' fredda e tecnologica, anche se si
tratta soltanto di un'ambientazione rocciosa e alquanto umida.
Le pecorelle pare abbiano apprezzato, per i pastori invece è
piuttosto faticoso arrampicarsi sulle rocce, mentre Francesca
ne è assolutamente indifferente.
"...
te piace 'o presepio?".
05/12/05
Gastro-esperimenti
Ci stiamo dando alla gastronomia più spinta. Questo finesettimana,
dopo la festa italiana, ci siamo cimentati nella realizzazione
dei taralli pugliesi, detti "scaldatelli" perchè
prima di infornarli si fanno sbollentare per qualche secondo.
Il tentativo, fatto da me, è parzialmente riuscito. Credo
che con qualche piccolo accorgimento, la prossima volta saranno
senz'altro migliori. E stasera, prima di andare a letto, Gianna
ha scoperto che nella credenza erano finiti i biscotti, così,
invece di uscire (fuori siamo abbondantemente sotto zero) e
andare nei soliti centri commerciali aperti 24 ore su 24 a comprare
qualcosa che qui chiamano cookies e che non hanno niente a che
fare con i nostri cari vecchi Gentilini, ha pensato bene di
realizzare una ricetta per i biscotti avuta dalla sua mamma:
i biscotti di Nonna Michela. Più che biscotti sembrano
dei mini-pan di spagna, ma mi viene l'acquolina in bocca al
pensiero di immergerli nel latte. Non vedo l'ora che arrivi
domattina per fare il goloso esperimento.
I
taralli pugliesi e i biscotti di Nonna Michela.
03/12/05
Christmas Italian Dinner.
Siamo ancora abbastanza lontani da Natale (tre settimane), ma
già abbiamo cominciato a dare gli auguri a tutti. Oggi
c'è stato l'Italian Dinner natalizio, l'incontro degli
Italiani residenti ad Huntsville che, prima di partire per le
vacanze (quasi tutti in Italia), si sono incontrati per fare
una tombolata e scambiarsi gli auguri. E' stata una bellissima
serata, allegra e spensierata. C’è stata anche
la possibilità di festeggiare Cesare, che oggi ha compiuto
gli anni, e Carmine, un neo-acquisto appena arrivato da Napoli.
Tutti hanno portato qualcosa da mangiare ed abbiamo avuto la
conferma che quando gli italiani si mettono in cucina non esiste
concorrenza. Era tutto squisito. Gianna si è fatta onore
con degli involtini di melanzane con besciamella e tartufo che
hanno avuto molto successo. Non è mancata la tombola
gestita con autentica maestria napoletana da parte del simpatico
Alfonso. Si è giocato anche al "rubapacco",
un gioco divertente dove ognuno apre un pacco e può tenere
il contenuto oppure rubare quello di un'altro giocatore. Complimenti
agli organizzatori Alessandra e Vittorio e ... auguri!
Il
gioco del "rubapacco".
Il clima fuori è proprio invernale. Giornate soleggiate
ma freddissime e nottate completamente ghiacciate. Qualche volta
piove e la temperatura risale, per poi precipitare nell'arco
di poche ore. Francesca passa le sue giornate vicino all'albero
di Natale sempre intenta a staccare qualche pallina e oggi l'ha
fatto anche cadere. Purtroppo si annoia molto, non ha amichetti
e passa intere giornate in casa. Col freddo non viene proprio
voglia di portarla fuori. Capita di uscire soltanto per andare
in qualche centro commerciale a fare la spesa allora lei si
annoia ancora di più e si addormenta in macchina. In
casa fa di tutto, legge i suoi libri e svuota sul tavolo i bicchieri
pieni d'acqua, poi le piace passare lo strofinaccio ed asciugare
tutto. Le faccende di casa sono ormai alla sua portata, aiuta
a svuotare la lavastoviglie, trasferisce i panni dalla lavatrice
all'asciugatrice e comincia ad aiutare anche ad apparecchiare
la tavola. Di questo passo, fra qualche giorno, imparerà
anche a cucinare...
Francesca
ha staccato un'altra pallina.
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