Questa
volta voglio parlare un po' della TV americana. Naturalmente mi
riferisco soltanto a quella gratuita, quella visibile con la vecchia
antenna amplificata che una volta si metteva sul televisore e
che naturalmente prendeva soltanto qualche canale. Con questo
sistema, nella nostra zona, ne vediamo bene 4 o 5 che alternano
programmi nazionali a programmi locali. I più visti sono
ABC, NBC, FOX e qualche altro. Ormai abbiamo imparato a riconoscerli
sulla base delle trasmissioni. Praticamente sono identici a quelli
italiani: Amici, La Ruota della Fortuna, Affari tuoi, Il milionario,
Ballando con le stelle, mille reality shows, etc., tutto identico
tranne il fatto che si chiamano in modo diverso, parlano inglese
e invece di vincere euro si vincono dollari. Per non parlare dei
programmi che nascono già in USA, come Beautiful, Sentieri,
Sex and the City, Desperate housewifes, etc. Forse anche questo
è il motivo per cui Berlusconi e Bush vanno tanto d'accordo:
vedono (o fanno) la stessa TV. Soltanto lo sport è diverso:
il nostro calcio onnipresente qui non si è mai visto. Il
sabato c'è soltanto football americano, golf, basket e
baseball. Anche durante le olimpiadi si sono visti soltanto gli
sport dove gli americani avevano qualche chance in più
come l'hockey, lo snowboard e il pattinaggio artistico. I notiziari
raccontano quasi esclusivamente notizie locali e talvolta qualcosa
di nazionale, mai nulla di internazionale. Praticamente nell'ultimo
anno l'Italia si è vista soltanto attraverso le Olimpiadi.
Comunque più che l'Italia sono gli Italiani che appaiono
"sempre", nelle pubblicità e nei telefilm. Tuttavia,
non si tratta di quelli che vivono oggi in Italia ma di quelli
che si sono integrati negli States da almeno un paio di generazioni.
Lo stereotipo dell'italiano è quello classico: pensa soltanto
a mangiare e ci tiene molto alla propria famiglia.
Il plum
cake allo yogurt di Gianna.
Un
altro weekend se n'è andato. Il tempo è stato senz'altro
più mite dei precedenti anche se la temperatura è
rimasta rigida. Da menzionare la prima volta di Gianna in un ristorante
messicano, il "Rosie's Cantina". Non ha toccato quasi
nulla, anzi, appena ha assaggiato qualcosa si è sentita
la bocca bruciare e si è scolata il succo d'arancia ghiacciato,
ci mancava poco che fosse piccantissimo anche quello! Così
ho dovuto "sacrificarmi" e ho mangiato anche la sua
Enchilada al pollo. Squisita la crema di fagioli, anche se poi
ho passato la notte in bianco. Francesca anche là ha fatto
il suo show ed ha pasticciato con la cannuccia e il bicchiere
fino a quando ha allagato tutto il tavolo. La cosa incredibile
è il fatto che siamo andati a cena alle 18.45 di sabato
sera (strano ma vero) ed era proprio il momento di punta. Abbiamo
dovuto aspettare mezz'ora, ma appena seduti siamo stati serviti
in meno di 5 minuti. Praticamente alle 19.30 eravamo fuori dal
locale... e a quell'ora non c'era quasi più nessuno!
Francesca
sullo scivolo.
Ormai
è diventato un vero e proprio incubo! Non possiamo più
andare a fare shopping (che era l'unica attività da fare
in questa landa). Francesca non è più gestibile.
Ha assunto lei il comando delle attività familiari. Quando
andiamo nei centri commerciali non ascolta più i nostri
rimproveri, urla e strilla. Vuole essere soltanto lei a decidere
cosa comprare e cosa non comprare. Abbigliamento, giocattoli,
alimentari, per lei non fa differenza, vuole tutto quello che
vede e se non lo ottiene comincia a piangere come se la stessimo
squartando viva. Non accetta più il fatto che debba stare
seduta composta nel carrello... deve essere lei stessa a spingerlo
e soltanto lei deve metterci gli oggetti dentro. Non accetta di
essere presa in braccio, deve correre tra gli scaffali, da un
settore all'altro come un'assatanata dell'acquisto prendendo tutto
quello che le passa a tiro. Ormai quando noi entriamo nei centri
commerciali le commesse si mettono le mani nei capelli: alla nostra
uscita non c'è più un oggetto sullo scaffale giusto,
l'uragano Francesca ha messo tutto sottosopra. Spero che sia soltanto
un periodo particolare della sua crescita, ha uno spirito di rivolta,
una voglia di essere sempre indipendente, non accetta aiuti nè
consigli. Ha soltanto 19 mesi, quando arriverà all'adolescenza
sarà assolutamente ingovernabile. Ho scoperto di avere
molti capelli bianchi in più...
Francesca
abbraccia una delle sue 100 bambole.
Gianna:
pensavate che Piero fosse da solo qui ad Huntsville? E invece
ci sono anche io (purtroppo) sempre più disperata. Credo
che la serie TV Desperate Housewifes (Casalinghe Disperate) l'abbiano
girata proprio da queste parti. Chi non ha visto questa città
non può capire. Ho preso la parola perchè voglio
salutare la mia ex-ex-titolare Oriana, la sua mamma e tutti quelli
che lavorano nel mio ex-ex-ufficio. Ho già parlato di Oriana
il 16 giugno ma fa sempre piacere ricordare
le persone che mi sono sempre care, con cui ho trascorso dei momenti
importanti della mia vita e che continuano a farci sentire il
loro affetto anche da tanto lontano. Quest'anno a novembre saranno
10 anni che ci conosciamo... e quante cose sono cambiate! E pensare
che il figlio Edmondo era un ragazzino quattordicenne ed ora,
fra un paio di mesi, sarà dottore in Giurisprudenza, mentre
il fratello quest'anno si sposa. Tanti auguri (e in bocca al lupo)
a tutti e due. Un saluto particolare a Mariangela che ci segue
affettuosamente e al gigante buono Nicola con tutta la sua dolce
famigliola (4 donne). Non temete, ci vedremo presto!
E Francesca
se la ride.
20/02/06
Centri commerciali.
Oggi
è festa nazionale in USA. Si festeggiano i Presidenti.
Un buon motivo per restarsene a casa e magari sfidare il gelo
e fare una puntatina fuori soltanto per un po' di sano shopping
quotidiano. Ormai siamo dei veri esperti di centri commerciali.
Ne conosciamo ogni angolo remoto. In linea di massima si distinguono
in Mall (quelli che da noi sono chiamati propriamente Centri Commerciali)
che sono dei grandi complessi al coperto, pieni di negozi, piuttosto
eleganti e costosi. Qui ad Huntsville ce ne sono due. Poi ci sono
gli ipermercati (come i nostri Auchan o Panorama che hanno rimpiazzato
i vecchi UPIM e STANDA) dove ci si trova un po' di tutto, dall'alimentazione
all'elettronica. La catena più grande ed economica è
Wal-Mart, ma ci sono anche Target e Costco (dove però è
necessaria una tessera) e tanti altri. I rimanenti ipermercati
sono più dedicati o all'abbigliamento (Marshall, Ross,
Goodie's, TJ MAXX) o agli alimentari con annessa farmacia (Kroger,
Publix, Bruno's) oppure farmacie (CVS, Walgreens) con annesso
un po' di tutto. Sono molto interessanti alcuni ipermercati dedicati
esclusivamente al fai-da-te (Lowe, Home Depot) oppure all'ufficio
(Office Depot, Staples) o agli hobbies (Hobby Lobby). E naturalmente
ci sono i grandi complessi per l'elettronica (Circuit City, Best
Buy, CompUSA). Vanno molto anche alcuni ipermercati dove puoi
trovare di tutto a soltanto 1 dollaro. In generale tutto è
enorme. E' difficile trovare negozi più piccoli di 1000
metri quadri e naturalmente ogni attività commerciale ha
un'area parcheggi più che adeguata. E' il paradiso del
compratore. Tuttavia la percentuale di chi non si accontenta e
compra su internet diventa sempre più ampia, evidentemente
il virus del consumismo è sempre più duro da combattere.
Francesca
mangia da sola.
Sabato
di noia! Non siamo usciti. L'aria fuori è glaciale, la
televisione continua a dire di non uscire, perchè sono
molto probabili formazioni di ghiaccio. Per tutto il giorno ha
piovuto ghiaccio, minuscoli chicchi di grandine che si sono depositati
ai bordi delle strade e sui tetti. La temperatura non è
mai salita oltre lo zero (32° Fahrenheit). Quando ho letto
le previsioni del tempo non riuscivo a capire, dicevano freezing
rain che non è pioggia, non è grandine
e non è neve, è pioggia ghiacciata. Un'altra particolarità
del nuovo mondo. Mi hanno detto che da queste parti è molto
frequente d'inverno, più della neve vera e propria, legata
probabilmente ai grandi sbalzi termici tipici del clima continentale.
Francesca, dopo la mia assenza di ventiquattrore, mi ha tenuto
il muso per altre ventiquattrore, non ha assolutamente digerito
il fatto che potessi "abbandonare" lei e la sua mamma
così all'improvviso. Ora finalmente è tornata quella
di prima, anche troppo appiccicosa. In fondo anche lei si annoia
e pretende di essere sempre coccolata e al centro dell'attenzione.
Chi può darle torto?
Francesca,
la versione bonsai di Gianna.
Sono
tornato da un viaggio lampo a Dallas, in Texas. In sole 24 ore
sono andato (2 ore di volo), cenato in un ristorante texano, passato
la notte in un buon albergo, partecipato ad una interessante riunione
di lavoro e ritornato ad Huntsville. Non ho visto un granché
della città. Anzi non ho avuto proprio il tempo per vederla.
Di J.R. neanche l'ombra anche se nell'aria si respira quell'atmosfera
da telefilm, con corna, cappelli da cow boy e stivaloni un po'
dovunque. Grandi autostrade, affiancate da file interminabili
di hotel, in lontananza i grattaceli della downtown e, attorno
a tutto questo, il deserto assoluto. La cosa più incredibile
è il clima. Oggi c'erano 28°C, praticamente una tipica
giornata di luglio con la gente in pantaloncini, maglietta e infradito.
Un caldissimo vento ci ha accarezzati con violenza per tutta la
giornata. Ma attenzione! Domani è previsto un calo clamoroso
della temperatura, addirittura si aspettano non più di
5°C. Ora comincio a capire perchè da queste parti sono
così fissati per le previsioni meteorologiche: con questa
variabilità climatica si rischia di uscire sempre con l'abbigliamento
sbagliato!
Dallas
by night.
Sono
400 giorni!
Un'altra tappa è stata raggiunta. Sicuramente grazie ad
internet questo periodo è passato più in fretta,
ci siamo sentiti senz'altro più vicini a casa. Una dimostrazione:
durante il finesettimana ci siamo collegati in video e audio con
amici e parenti dislocati un po' ovunque nel mondo (Virginia,
Parigi, Bruxelles) e in Italia (Roma, Ariano, Cerignola) ed ogni
giorno la rete ci offre nuove possibilità di collegamento.
Addirittura, a 8500 km di distanza, sono intervenuto direttamente
sul computer di mio padre, per correggere dei files corrotti,
e dopo il mio intervento tutto è tornato a funzionare come
prima! L'ultima scoperta, grazie al sito di Beppe
Grillo, è Voip
Stunt, un sito che sfrutta i vantaggi della telefonia Voip
tanto da permettere addirittura di chiamare gratis ai numeri fissi
di molti paesi, tra i quali fortunatamente c'è anche l'Italia.
Ma internet ci ha permesso anche di instaurare rapporti epistolari
con tanti altri amici e parenti che, se fossimo rimasti in Italia,
non avremmo mai contattato e magari avremmo rivisto soltanto dopo
tanti anni. A proposito, devo ringraziare di cuore Giuseppe che
mi ha inviato alcune foto della cerimonia inaugurale delle olimpiadi
di Torino, sono state molto apprezzate. Torino sta facendo una
bella figura. In ufficio stamattina mi vantavo di essere nato
proprio in quella città ed alcuni colleghi che hanno visto
documentari di presentazione dei luoghi dell'Olimpiade sono rimasti
affascinati e sorpresi e mi hanno confessato che non vedono l'ora
di andare a constatare di persona le bellezze descritte in TV.
Francesca
al telefono.
Questo
è uno di quei periodi che rimpiango un po' il fatto di
non essere in Italia. Le olimpiadi nel proprio paese, e in questo
caso proprio nella propria città natale, sono un evento
unico nella vita di una persona, ed io me le sto perdendo. Un
po' come Zacinto (Zante) per Ugo Foscolo, Torino per me conserva
sempre un fascino particolare. Mi piace immaginare come si sia
fatta bella per l'occasione, un po' come una fresca diciottenne
che si è preparata per mesi per il ballo delle debuttanti
e l'ingresso nell'alta società. Purtroppo il fuso orario
e i diritti esclusivi di trasmissione dell'evento mi hanno già
impedito di gustarmi la cerimonia inaugurale e penso che sarà
così per tutti i 18 giorni olimpici. Il canale televisivo
americano che ha l'esclusiva è la NBC che qui vediamo parzialmente
su un canale locale, quando non ci sono altri eventi sportivi
americani più importanti per loro e comunque quasi tutto
in differita. Purtroppo le gare più importanti ci saranno
quando per noi sarà notte fonda o in orario d'ufficio.
Internet è stata oscurata. Durante questi giorni neanche
il sito della RAI è stato autorizzato a trasmettere qualcosa
(neanche in differita),e persino i telegiornali sono stati oscurati,
così non possiamo neanche vedere altri servizi che non
hanno nulla a che fare con le olimpiadi. E' una disdetta e, secondo
me, un'ingiustizia. Spero soltanto che riesca a giungere fin qui
una bella immagine di Torino e dell'Italia, e naturalmente un
grande in bocca al lupo ai nostri campioni!
Le olimpiadi
di Torino (immagini prese dal sito Repubblica.it).
10/02/06
Previsioni meteorologiche.
Arriva
o non arriva la neve? Sono alcune settimane che gli informatissimi
canali TV prevedono l'arrivo della neve anche ad Huntsville, ed
invece ogni volta sono clamorosamente smentiti.
Anche questo finesettimana è prevista neve (da queste parti
è rara come a Roma) e aspettiamo ansiosi. Gente originaria
di queste latitudini mi ha detto che l'evento neve è sempre
più raro. L'ultima volta che si è visto qualche
fiocco importante è successo nel 2001. Nel 2003 (vedere
la foto nel mese di gennaio05) i pochi
fiocchi si sciolsero in pochi minuti. Nel 1999 ci fu una grandinata
che lasciò uno strato di ghiaccio spesso 20 cm. Le ultime
nevicate più sostanziose avvennero negli anni '80, ma andando
indietro nel tempo bisogna andare agli anni '50 per ricordare
la neve abbondante. Probabilmente anche quest'anno non la vedremo
e Francesca dovrà aspettare ancora per toccare il soffice
e freddo mantello bianco. E' troppo divertente vedere i bambini
con gli sci ai piedi. Chissà, magari l'anno prossimo riusciremo
a fare una settimana bianca in Colorado, altrimenti le Alpi nostrane
e i monti abruzzesi staranno ad attenderci dal 2008 in poi.
Francesca
capellona.
Febbraio
è un mese che sta scivolando via senza infamia e senza
lode. La dimostrazione è che anche questo diario si aggiorna
molto lentamente, segno che non ci sono grandi novità nella
nostra routine quotidiana. Mancano ancora 700 giorni al nostro
ritorno, ma la scadenza più vicina è il nostro viaggio
per una vacanza in Italia che dovrebbe avvenire fra 78 giorni.
Oggi è il compleanno della nostra cugina canadese Assunta,
tanti auguri per i tuoi 21 anni (beata te...)! Chissà che
non riusciamo a vederci alla fine di questa estate. Infatti per
settembre stiamo pianificando un viaggetto nel nord, alle cascate
del Niagara e dintorni.
L'anno prossimo (che sarà l'ultimo) dovremo darci da fare
per vedere le grandi metropoli (New York, Boston, Los Angeles,
San Francisco) altrimenti non potremo dire di essere stati in
America. Intanto la prossima settimana vedrò Dallas (ma
andrò da solo e per lavoro). Magari un'altra volta vedrò
di portarci anche le mie due donne "non debban li miei
occhi mirar qualcosa, che non possan goder anco le mie donzelle"
(dai sonetti di Messer Pietro lo Conte). Credo che i miei studi
sulla storia di Ariano medioevale e le origini
del mio cognome mi stiano dando alla testa...
Francesca
chiacchierona.
Anche
questo fine settimana è
stato tranquillo. Temperatura bassa ma ancora accettabile. Venerdì
ho partecipato ad un Dining-In che sarebbe una cena molto formale
in uniforme di gala con papillon che si è tenuta presso
il Circolo Ufficiali della Base. La serata è stata dedicata
ad un uomo illustre di Huntsville. Sulla carta un Dining-In è
qualcosa di molto particolare. Si tratta di una cena formalissima,
di antica tradizione anglosassone, con regole ferree e complicate
e si sta molto attenti: il primo che sbaglia, commette qualche
gaffe, non rispetta l'etichetta, viene chiamato a bere un bicchiere
di un miscuglio iperalcolico, tutto d'un fiato senza lasciarne
neanche una goccia secondo un protocollo molto rigido. Più
si sbaglia e più si beve e naturalmente, dopo le prime
volte, più si beve e più si sbaglia. In realtà
la goliardia ha preso il posto della formalità e l'atmosfera
è stata molto rilassata e divertente. Sabato siamo stati
a cena da Alfonso e Karen. Hanno tre figlie che sono tutte incinte
e tra giugno e agosto sforneranno tre nipotini. Hanno una casa
molto accogliente con una sala hobby da favola con un bellissimo
biliardo. Dopo tantissimi anni ho potuto cimentarmi con stecche,
palle e birilli. La domenica è passata tranquilla. Abbiamo
fatto una lunga passeggiata al freddo con Antonio e Alice lungo
un torrente chiamato Indian Creek. Francesca è stata buona
per un po', poi ha voluto camminare e spingere lei il passeggino,
poi si è stancata ed ha fatto un lungo sonnellino.
Francesca
ha freddo.
02/02/06
Mother's Morning Out.
Oggi
è una giornata particolare per la vita di Francesca: l'abbiamo
iscritta all'asilo.
In realtà comincerà ad andarci in agosto con il
nuovo anno scolastico, nella classe dei bambini con più
di due anni, ma il primo passo l'abbiamo compiuto. E' un asilo
per i bambini che vi si recano soltanto la mattina (si chiama
MMO "Mother's Morning Out") cioè permette alle
mamme di lasciare i bambini soltanto per alcune ore in modo da
essere più libere per le loro faccende quotidiane. Per
Francesca sarà un modo per socializzare con altri bambini.
E' lei stessa che ce l'ha chiesto. Vuole vedere altri bambini,
le piace stare con loro, giocare con i loro giochi, chiacchierare
a modo suo. Sarà un grande stimolo, per lei, ma anche per
noi, per cominciare ad interagire con la società americana
più intensamente e per imparare e perfezionare la lingua
inglese. Abbiamo scelto un asilo che è tenuto all'interno
della parrocchia cattolica del "Buon Pastore" dove ci
rechiamo ogni domenica. Abbiamo pensato che a parità di
prestazioni, qualità, servizi, costi, sarebbe stata una
scelta migliore quella di mandarla in un ambiente dove si respira
l'aria familiare di una chiesa cattolica, ricevendo una educazione
più consona alla nostra tradizione ed alla nostra fede.
Speriamo di aver fatto la scelta giusta. Fra un anno ne riparleremo.
Un sorriso
di Francesca a denti stretti.
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