Finalmente
è arrivato il giorno della partenza! Non stavo più
nella pelle. Gli ultimi giorni li ho vissuti distrattamente, concentrato
soltanto sul viaggio di ritorno a casa (si fa per dire) in Italia.
Chissà come mi riceverà Francesca? Mi basterà
un suo sorriso e tutta la stanchezza di tre giorni di viaggio
svanirà all'improvviso. Mi aspetta un fine settimana lungo
che consisterà in migliaia di chilometri, in aereo e in
auto, per poi ritornare definitivamente (per quest'anno) qui in
Alabama. Sicuramente non saremo riusciti a salutare tutti coloro
che avremmo voluto, ma spero che non ce ne vogliano gli esclusi.
Abbiamo fatto il possibile. Si tratta di pazientare ancora soltanto
per 18 mesi e poi potremo ricucire tutti gli strappi, potremo
finalmente andare a mangiare quella pizza che è saltata
o potremo partecipare ad altri matrimoni, cresime, battesimi e
comunioni. Una coincidenza, ci sono ben tre Andrea che non siamo
riusciti a vedere, spero almeno di trovare il tempo di una telefonata,
comunque sarà per la prossima volta. Per ora un saluto
a tutti, naturalmente FORZA AZZURRI e arrivederci alla prossima
settimana.
Francesca con la zia Sr. Vandina, che il 3 luglio compirà
75 anni.
Qualche
giorno fa è stato il compleanno di mio cognato Roberto
e ieri di Teresa di Casoria. Auguri a entrambi. Ma soprattutto
oggi è una festa di una persona particolare. E' la realizzazione
di un sogno che iniziò nell'attimo in cui finiva un incubo
circa sei anni fa. Mi spiace non poterne fare parte, ma sono senz'altro
con lei nei miei pensieri. Questa persona ha sofferto molto nella
sua giovane vita, cominciò a soffrire per amore quando
era ancora una bambina. Fece qualche sbaglio ma pagò tanto,
al punto da essere in credito con la vita stessa. Ebbe la forza,
il coraggio, la disperazione di reagire e cancellare tutto e ricominciare
daccapo. La provvidenza riconobbe i suoi meriti e le fece incontrare
un brav'uomo, saggio, onesto, intelligente, che l'ha compresa
e l'ha amata per quello che è, dentro. Hanno avuto il dono
più bello, una bambina meravigliosa e hanno messo su casa
con grande amore. Ed oggi, proprio per sancire quell'amore, per
ufficializzare quella bellissima famigliola che si sono costruiti
con grandi sacrifici, convoleranno a nozze. Un augurio di cuore
a tutti e tre, perchè diventino quattro, cinque ...quanti
ne vorranno. Perchè questo sia soltanto il primo di una
lunga serie di sogni realizzati. AUGURI!!!
Tenetevi per mano e sappiate guardarvi sempre negli occhi come
oggi.
Buon
onomastico Gianna! Ho aspettato la mezzanotte per poterti fare
gli auguri ma queste maledette 7 ore di ritardo mi impediscono
di essere il primo a farteli di persona. Chissà come festeggerai
oggi! Dolci, pranzetti, il calore di tutti i tuoi cari vicini.
Soltanto io sarò solo soletto a qualche migliaio di chilometri
di distanza. Ci vuole soltanto un po' di pazienza e saremo finalmente
di nuovo tutti insieme, la grande festa è soltanto rinviata
di una settimana. Ogni tanto un po' di distacco ci vuole in una
coppia. Con la routine di tutti i giorni ci si abitua e tutto
diventa scontato, prevedibile e senza sapore. Anche se l'amore
c'è e ci sarà sempre, col tempo si diventa meno
spontanei, le priorità cambiano e si mettono ai primi posti
altre cose come il lavoro, la casa e soprattutto i figli. Una
breve pausa di riflessione serve per poter ridare il giusto peso
alle cose, a rinfrescare vecchie passioni, a ritrovare il gusto
per certi sapori, a sentire di nuovo il cuore pulsare insistentemente
per te e nient'altro. Non vedo l'ora di riabbracciarti Gianna,
non perchè sei la compagna della mia vita o perchè
sei la mamma di mia figlia, ma soltanto e soprattutto perchè
sei tu Gianna, tu sei la donna che amo.
Francesca e Gianna fanno le turiste a Roma.
Salutiamo
l'estate! Quest'anno sarà lunga e rovente. L'anno scorso
ce la siamo scampata perchè abbiamo trascorso tutto agosto
e quasi tutto settembre in Italia, quest'anno invece potremo "goderci"
completamente tutto il caldo torrido del sud, senza sconti ed
interruzioni. Pare che da queste parti sia la stagione peggiore,
piovosa, umida e cocente fino al limite della sopportazione. Non
soltanto di giorno, ma soprattutto di notte, uscire all'aperto
diventa un atto di coraggio assoluto. Così passeremo le
nostre giornate e le nottate, come al solito, al riparo della
nostra dolce, cara aria condizionata. La cosa più incredibile
è che, malgrado tutto quel caldo, le scuole iniziano prestissimo,
i primi giorni di agosto! Sarà una sofferenza per Francesca
che comincerà ad andare all'asilo. Non solo dovrà
staccarsi dalla mamma (o la mamma dovrà staccarsi da lei),
ma soprattutto dovrà affrontare quell'afa che già
alle 8.00 del mattino diventa insopportabile. Vedremo, intanto
si comincia a sudare.
Francesca che scrive.
Buon
compleanno al cugino Andrea che compie 28 anni e si prepara a
fare il grande passo... A settembre entrerà anche lui nel
grande club dei mariti di ragazze pugliesi. A proposito di Puglia
e del suo splendido mare, oggi, devo ammetterlo, è inutile
negarlo, ho provato un po' d'invidia. Gianna e Francesca sono
andate a crogiolarsi al sole sulla spiaggia di Margherita di Savoia
(Moglie e cugina di primo grado di re Umberto I, nonché
nonna del noto Vittorio Emanuele...), cittadina che una volta
si chiamava Saline di Barletta. Francesca si è divertita
tantissimo, assieme ai due suoi cuginetti di 2° grado, Vittorio
e Alessia. Peccato che in questi tre anni americani Francesca
potrà vedere molto raramente il mare. Speriamo di rifarci
con gli interessi al nostro ritorno definitivo. Ha fatto notevoli
progressi rispetto all'anno scorso, quando era terrorizzata dall'acqua
e dalla sabbia e voleva assolutamente stare sempre in braccio.
Sta crescendo anche per questo. Non vedo l'ora di riabbracciarla,
fra 8 giorni sarò di nuovo in volo, chissà quale
sarà la sua reazione quando all'improvviso riapparirò
davanti a lei! Me la farà pagare, lo so. Già adesso,
ogni giorno mi ripete al telefono: papà ti voglio qua,
NO a lavorare! Farà un po' la sostenuta ma poi si aprirà
con uno dei suoi magici sorrisi.
Francesca ascolta il mare in una conchiglia.
Giornata
tranquilla e piuttosto noiosa. Oggi in America è il Father's
Day, la festa del papà. Non so perchè gli americani
devono fare tutte le cose in modo diverso rispetto al nostro.
L'unica festa che coincide è la festa della mamma, tutto
il resto lo festeggiano quando e come vogliono loro. Comunque
sia, festeggiare da soli non è il massimo, meno male che
noi rispettiamo le ricorrenze italiane e la mia giornata è
già stata abbondantemente festeggiata tutti insieme il
19 marzo scorso. Ho passato il tempo guardando in TV tre partite
dei mondiali e un paio di film thriller. Comunque in generale
è il computer la mia principale compagnia. In questo periodo,
nell'ambito delle ricerche genealogiche, sto studiando la questione
dei rapporti di parentela e come far capire ad un computer come
si calcolano e soprattutto come si chiamano i diversi parenti.
Anche qui c'è un'enorme differenza tra l'italiano e l'inglese
ma rimando al
link per gli approfondimenti. Una scoperta abbastanza sconvolgente
me l'ha rivelata proprio il computer. Una volta che gli ho insegnato
cosa sono i rapporti di parentela gli ho chiesto, come esempio,
di dirmi cosa siamo io e Gianna e lui candidamente mi ha risposto:
siete cugini di terzo grado! Effettivamente abbiamo un trisavolo
in comune e quindi ha ragione lui, ma non ci avevo mai pensato
prima. Ognuno di noi ha 16 trisavoli e, avendo entrambi origini
di Ariano Irpino, è molto facile che, su 32 persone dello
stesso paese, un paio coincidano. Proprio oggi ho letto la notizia
di un paese del Vicentino in cui il 90% degli abitanti discendono
dalla stessa persona. E' proprio vero che ogni mondo è
paese.
Francesca e il cuginetto (di 2° grado) Daniele.
Tanti
auguri di buon compleanno a zio Salvatore, un grande interista.
Spero per la sua squadra che il prossimo anno sia di buon auspicio
(soprattutto se Juve e Milan non ci saranno). Rimaniamo in tema.
Per gli italiani il 17 ha sempre portato male, probabilmente dai
tragici fatti di Caporetto nel 1917. Oggi gli americani devono
aver saputo di questa nostra particolare superstizione e ce l'hanno
messa tutta per batterci nella seconda partita dei mondiali di
Germania. Devo dire che hanno giocato bene, che anche in 9 contro
10 ci hanno dato filo da torcere, ma pareggiare su autorete e
colpire la traversa della propria porta non si può chiamare
altro che fortuna (per loro). Ammetto che avrei sperato di più.
In fondo sono uno dei tanti italiani all'estero che per qualche
strana alchimia si attacca alle sorti della propria Nazionale
più morbosamente che in patria. Non riuscire a battere
il paese che ci ospita, poi, è un'onta ancora più
pesante da mandar giù. E naturalmente i telecronisti americani
(con la complicità di Giorgio Chinaglia commentatore in
studio) ci hanno dato giù pesante contro l'arbitro (che
secondo loro non doveva espellere i due americani, doveva annullare
il gol di Gilardino e convalidare quello annullato a loro per
fuorigioco) e ogni volta che veniva inquadrato uno Juventino o
Lippi, elencavano tutti i capi d'accusa della nota vicenda in
corso. E' strano come il pallone possa storcere la realtà,
comunque la lezione di oggi è questa: mai più giocare
di 17.
Francesca e l'amichetto Paolo giocano alla palla sulla spiaggia.
15/06/06
Il senso della vita.
La
storia si ripete. Questa è la terza volta che resto ad
Huntsville da solo, ma ogni volta è sempre più difficile
fare a meno delle mie due donne. Sembra facile e scontato dire
che mi mancano e che non vedo l'ora di riabbracciarle, ma quello
che più mi manca, quando non devo occuparmi di loro, è
il senso stesso della mia vita. Sembrano lontani anni luce quei
tempi in cui ero ancora scapolo e vivevo una vita normale, in
cui ogni istante, ogni decisione, ogni acquisto era soltanto per
me stesso, per il mio presente. Oggi in ufficio si festeggiava
il Family Day, ed i corridoi e il giardino del palazzo erano brulicanti
di bambini festaioli. Naturalmente oggi più che mai ho
sentito la loro mancanza. Allora ho provato a fare lo scapolo
come un tempo, computer, shopping personale (ho comprato un paio
di sandali, un pantaloncino e due polo della Levi's) e la serata
al cinema. No, ormai la mia vita è tutta un'altra cosa.
Non c'è più soddisfazione. Non poter condividere
con loro le mie esperienze, il mio stesso respiro, mi limita al
punto che non riesco neanche a concentrarmi su quello che sta
succedendo oggi, ma soltanto su quello che avverrà fra
un paio di settimane, quando finalmente potrò rivedere
il loro magnifico sorriso. Sembra poco, ma il senso della mia
vita, da quando ci sono entrate loro, si è triplicato di
dimensioni e di importanza, e non sono disposto a rinunciarci
di nuovo, mai più.
Francesca e Gianna, ecco come le vedo in questi giorni.
Tantissimi
auguri a tutti gli Antonio nel mondo, parenti, amici e sconosciuti.
Un particolare abbraccio al mio papà che vorrebbe tanto
stringere ancora tra le sue braccia Francesca come ha fatto fino
a qualche giorno fa, al mio cognatone Antonio che sta soffrendo
per le vicende juventine e al nostro affezionatissimo lettore
che ci segue ogni giorno da via Marsala (Roma). Soltanto tra i
miei parenti posso contare (nel mio ricchissimo archivio) 48 persone
che si chiamano Antonio o Anthony, per non parlare degli amici
e colleghi. Uno tra tutti lo abbiamo salutato in forma ufficiale
oggi qui ad Huntsville. Antonio, con la moglie Alicia, la figlia
Sara e la prossima in arrivo Eva, sono in partenza, hanno finito
anche loro il periodo americano e si apprestano a rientrare nel
caos romano. Oggi, con i colleghi d'ufficio, si è tenuto
il farewell luncheon (il pranzo di saluto), tradizionale riunione
in cui ci si scambiano discorsi, regalini e si scattano fotografie
con gli occhi rossi e forse un po' lucidi. Ricordo benissimo quello
che si tenne 18 mesi fa per Tommaso, il collega che io ho sostituito.
Un pochino d'invidia c'è perchè, anche se qui non
si sta male, il desiderio di tornare alle proprie cose, ai propri
cari, ai propri ritmi, alla cucina, alle abitudini nostrane, pesanti,
stressanti, ma sempre nostre, c'è e ci sarà ancora
per il prossimo anno e mezzo. Occorrerà fare in modo che
il tempo voli il più veloce possibile, cercando e sperando,
tuttavia, di assaporare, di ogni istante trascorso in questa avventura,
il gusto più saporito, per poterne conservare un magnifico
ricordo negli archivi della nostra memoria.
Francesca sulla spiaggia pugliese con nonno Antonio.
Per
fortuna che ci sono i mondiali di calcio! A guardare le partite
il tempo passa un po' più velocemente e ci si sente più
vicini a casa. E' stato un piacere poter vedere le facce note
dei nostri calciatori anche se con il commento in cinese. Attraverso
internet, infatti, riesco a vedere le partite che sarebbero visibili
soltanto via cavo o via satellite dietro pagamento, invece ci
sono dei siti cinesi che ci danno una mano e trasmettono in streaming,
gratuitamente, quello che vogliono. La cosa difficile era capire
la differenza tra Toni e Totti oppure tra Pirlo e Del Piero, il
telecronista cinese li pronunciava allo stesso modo. Oggi abbiamo
salutato, davanti a un'ottima classica bistecca americana, Alfredo,
un ragazzo che è stato ad Huntsville per circa un anno
e che ora ha deciso di tornare alla sua Roma. Contemporaneamente
abbiamo salutato anche Adele e Domenico che vanno in vacanza in
Italia e a Parigi, ed abbiamo dato il benvenuto a Marco che oggi
ha saputo che si trasferirà presto qui, come al solito
per tre anni. Sua moglie Claudia e i bambini Ivan e Lidia probabilmente
arriveranno nel mese di agosto. Assieme a loro è previsto
l'arrivo di altre due coppie. Gente che va e gente che viene,
ma una cosa è sempre la stessa: la succulenta e tenerissima
bisteccona americana non tradisce mai!
Francesca sullo scivolo con nonno Andrea.
Oggi
è stata una giornata in cui, se al posto mio ci fosse stata
Gianna da sola, sarebbe morta di paura (o almeno avrebbe passato
la notte da Ersilia). Verso le 18.30, mentre mi trovavo come al
solito al computer, è andata via la luce. Era ancora giorno
e non ci ho dato molto peso, il computer ha un'autonomia di 3
ore così ho continuato indisturbato a lavorare. Poi ho
cominciato a pensarci su, sarà stato un guasto mio, un
corto circuito all'impianto dell'aria condizionata, o è
un problema più esteso? Mi sono affacciato fuori (un caldo
soffocante) e mi sono tranquillizzato, anche i vicini erano al
buio. Ho pensato, presto risolveranno il problema... Sono passate
3 ore, il computer si è spento e la notte fonda è
arrivata all'improvviso. Senza corrente non funziona nulla: aria
condizionata, cucina, TV, internet, tutto fuori uso. Fuori era
buio pesto a perdita d'occhio, e c'era un silenzio surreale, soltanto
qualche debole faro di automobile in lontananza. Ho cominciato
a pensare al peggio: e se fosse stato Bin Laden che ha causato
un black out totale in tutti gli States? Ho telefonato ad Ersilia
(meno male che un telefono classico senza corrente funziona ancora)
ma era sempre occupato. Allora ho provato con Adele e mi ha risollevato,
da loro la corrente c'era. Allora che fare? Erano ormai le 10
di sera, la prima candela si era già quasi completamente
consumata, e sono andato a dormire. Come si fa a dormire se non
sai quando tornerà la corrente? Serve la corrente per dormire?
Sembra proprio di sì perchè non riuscivo a chiudere
occhio. Avevo l'impressione che la corrente servisse anche per
respirare...Fortunatamente alle 23 (dopo quasi 5 ore) la luce
è tornata. Ho ricominciato a respirare, ho acceso la TV
ed ho saputo che si è trattato di un guasto molto esteso,
che ha interessato più di 20.000 abitazioni. E pensare
che stasera avevo deciso di guardarmi un bel film dell'orrore...
Francesca (a destra) con l'amichetta Giulia sulla spiaggia di
Lido dei Pini (Roma).
Anche
questo mese è arrivato il giorno 9. Ormai è diventata
una tradizione scandire il tempo in occasione del complemese di
Francesca. Oggi ne compie 23 e sono 17 mesi che viviamo questa
avventura americana. Fra un mese ci sarà la grande festa,
la seconda candelina e il giro di boa americano. Stando qui ad
Huntsville sembra che il tempo si dilati a dismisura eppure non
ci accorgiamo che in realtà vola come in tutte le altre
parti del mondo. In fondo la giornata è sempre di 24 ore,
tuttavia il tempo libero è enormemente più lungo
perchè vengono annullati completamente i tempi morti, gli
sprechi, le lunghe attese a far la coda per tutto. Sta a noi riempire
i vuoti con la fantasia e la buona volontà. Oggi ad esempio
sono andato a fare un po' di spesa e poi sono andato a casa di
Adele e Domenico. In Italia avrei trovato traffico per arrivare
al supermercato, avrei girato a lungo per il parcheggio, avrei
fatto la fila alla cassa, avrei ritrovato traffico fino da Adele
e chissà quanto avrei impiegato per trovare un posto non
in doppia fila o sulle strisce o sul marciapiedi. Qui ho fatto
tutto in meno di trenta minuti (da casa nostra ad Adele ci sono
circa 23 km). A Roma non avrei impiegato meno di 2 ore. Che cosa
fare in quella ora e mezza che è avanzata? Ecco perchè
da queste parti tutti hanno almeno un hobby. Domenico, ad esempio,
si è dedicato all'aeromodellismo, oltre che guidare gli
aeroplanini, li costruisce pure. Tommaso invece prese addirittura
il brevetto da pilota d'aereo. Dovrò cercarmene uno anch'io...
accetto consigli.
Francesca e i cuginetti Andrea e Simona.
08/06/06
Victoria e Pasquale.
Oggi
sono arrabbiato! E' già un anno e mezzo che abitiamo in
questa cittadina e non è mai capitato che la stampa locale
o quella italiana abbiano citato il grande evento. Invece è
bastato che una Victoria Pennington qualunque, soltanto perchè
è nata qui, vive qui e si è rifidanzata qui dopo
le delusioni d'amore con un certo Pasquale Laricchia, il barese
antipatico del Grande Fratello 3, si sono subito scatenate le
testate giornalistiche italiane. Altro che nuovo governo, altro
che scandalo del calcio, sono queste le vere notizie
importanti che vogliamo vedere! Comunque meglio questo che
avvenimenti ben più gravi. La prima settimana sta scivolando
via lenta e noiosa, dopo l'indigestione di persone e di caos italiano
ci voleva una disintossicazione. Ora penso che cominceranno a
mancarmi seriamente le mie due donne. Del resto è impossibile
non notare la loro assenza, ti riempiono completamente ogni istante
della giornata! E ogni oggetto presente qui le ricorda prepotentemente.
Fortunatamente gli amici di Huntsville capiscono bene la situazione
e mi hanno già invitato a pranzo e cena per questo weekend.
Spero di non riprendere subito i due chiletti che ho già
perso...
Francesca e il suo nuovo look.
Innanzitutto
tanti auguri e un grande saluto a Lucia che ha messo alla luce
una bella bambina di 3,800 kg di nome Paola. Un abbraccio particolare
naturalmente anche al papà Tommaso e ai fratellini Francesco
e Mariachiara (nella foto). Tre anni passati ad Huntsville, prima
di noi, hanno portato bene alla dolce famigliola. Chissà
se questa nuova arrivata, romana de Roma che vivrà a Bracciano,
sarà diversa dai fratellini americani. Questi primi tre
giorni sono passati molto tranquillamente. Ho ricominciato a fare
il casalingo ma senza dannarmi troppo. Ho già messo in
funzione la lavastoviglie e non mi dedicherò molto alla
cucina perchè intendo perdere qualche etto in questo mese.
In questo periodo Huntsville è ancora più tranquillo
del solito perchè le scuole sono chiuse e molti in ufficio
ne hanno approfittato per andare in ferie. Le scuole, infatti,
sono in anticipo di circa un mese rispetto a noi e riapriranno
la prima settimana di agosto. Anche Francesca comincerà
ad andare all'asilo ad agosto. Per lei sarà un rientro
pieno di novità. Proveremo a toglierle il ciuccio e il
pannolino, ma il problema principale sarà riabituarla alla
(eccessiva) tranquillità e alla lontananza dai nonni che
in questi giorni la stanno viziando all'inverosimile. Dovrà
imparare che le ferie, purtroppo, prima o poi finiscono!
Francesca con Francesco e Mariachiara.
Sono
tornato. Naturalmente solo soletto perchè Gianna e Francesca
hanno allungato la loro vacanza. Il viaggio è stato molto
lungo e stancante, questa volta sono passato per Newark (New York)
e Cincinnati. Le valigie, invece, se la sono presa comoda e dopo
un giretto ad Atlanta hanno deciso di raggiungermi soltanto alle
12.00 di oggi con 14 ore di ritardo. Ritornare alla vita di tutti
i giorni è un po' noioso ma rilassante, soprattutto dopo
un mese di attività frenetica italiana. Inoltre il "Jet
lag" ci mette la sua e colpi di sonno mi assalgono all'improvviso.
Abbiamo viaggiato moltissimo tra Roma, la Puglia, Napoli e la
costa laziale, abbiamo incontrato tantissime persone, parenti
e amici, che ci hanno ospitati come dei principi in villeggiatura.
Abbiamo conosciuto la nuova arrivata in famiglia, la piccola Martina
che oggi compie già un mese. E' una bambina adorabile,
simpatica e tranquilla. Pensa soltanto a mangiare, beata lei!
Io invece ho abusato e ho messo su 5 chili. Spero che sia altrettanto
facile riperderli perchè cominciano a pesare. Francesca
è sempre più chiacchierona. Non smette mai di parlare
e da qualche settimana non smette più di scrivere. Scarabocchia
ovunque, su qualsiasi superficie, lavabile e non. Sono passate
poche ore e già mi manca tantissimo. Ha un modo tutto suo
di riempire la vita e il cuore delle persone e quando manca lascia
un vuoto incolmabile. Speriamo passi presto questo mese...
Francesca con la sua nuova cuginetta Martina.
05/05/06
E' arrivata Martina!
Finalmente
Martina è nata! Stamattina alle 11.40 italiane ha visto
la luce, a seguito di parto cesareo, la nostra sesta nipotina
(la seconda femminuccia). E' una bellissima e vivacissima bambina
di 2.710 kg con i capelli scuri. Anche Patrizia, la sua mamma,
sorella di Gianna e madrina di battesimo di Francesca, sta bene
ma non vede l'ora di stringere a se la sua bambina. Gianna è
ancora tutta emozionata. Ha rivissuto la tensione e l'emozione
di quando toccò a lei entrare in sala parto, quasi due
anni fa. Fortunatamente è andato tutto bene e tutti hanno
potuto sfogarsi in un pianto di gioia liberatorio. Non vediamo
l'ora anche noi tutti di poter sbaciucchiare la nuova arrivata,
fra qualche giorno, quando tornerà a casa. Per ora non
possiamo che rinnovare gli auguri ai neo-genitori e ai nonni.
Naturalmente ci aspettiamo dal papà Nico, provetto pasticcere,
un dolce augurale, dolcissimo e coloratissimo, che naturalmente
non potrà che chiamarsi "Torta Martina"!
I neo-genitori Patrizia e Nico nel loro nuovo nido d'amore.
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