Questa
volta voglio mettere un piccolo aggiornamento all'inverso, scrivendo
dall'Italia per salutare gli amici rimasti in USA. Il viaggio
è stato come al solito lungo e stancante. La giornata non
era cominciata sotto i migliori auspici. Una pioggia torrenziale
ci ha accompagnati fino all'aeroporto, poi l'amara sorpresa del
volo per Atlanta inspiegabilmente cancellato. Ci è stato
proposto di dirottare l'itinerario per Cincinnati con un paio
d'ore di attesa in più e naturalmente due ore di ritardo
in arrivo a Roma. Non è bastato, Gianna (sempre inspiegabilmente)
non appariva su nessun volo, pur avendo fatto il biglietto insieme
a me e Francesca. Insomma i timori della vigilia (la salute di
Francesca) più questi contrattempi, ci hanno resi un po'
nervosi. Fortunatamente la cara Alice ci aveva avvisati (un'ora
prima della partenza) che la compagnia aerea aveva anche ridotto
il peso autorizzato per le valigie e così abbiamo avuto
il tempo per ovviare risparmiando qualche centinaio di dollari
di multa. Il viaggio in sè, in definitiva, è andato
benissimo. Francesca ha dormito per tutta la durata del primo
volo e una metà del secondo, senza esagerare con le proteste.
E' inutile raccontare l'accoglienza che abbiamo ricevuto all'arrivo.
Francesca era a metà tra la sorpresa e la meraviglia di
poter realizzare che quegli ologrammi, che ogni tanto apparivano
sul monitor del computer, ora prendevano forma e carne. La loro
invadenza le dava un po' fastidio e un po' piacere. Finalmente
aveva tante persone che la ponevano entusiasticamente al centro
dell'attenzione. Questi primi due giorni sono stati, come previsto,
un po' disorientanti, tra la differenza di fuso orario e il cambio
di abitudini e letto. La prima sera Francesca si è svegliata
all'1.30 del mattino, ha realizzato che per terra era freddo e
non c'era la moquette ed è corsa verso la porta di casa
urlando "a casa! voglio andare a casa!". Ci ha tenuti
in piedi fino alle 5 del mattino...
Francesca finalmente a Roma.
25/04/06
Timori della vigilia.
Oggi
l'Italia festeggia la Liberazione e invece io sono andato regolarmente
a lavoro, ma mi vendicherò! Da domani sarò in ferie
per un mese intero mentre tutti gli italiani saranno nel pieno
delle loro attività produttive. Come sempre i timori per
il viaggio ci assalgono alla vigilia. Come si comporterà
Francesca? Riusciremo a tenerla buona per gran parte della trasvolata
o tutti i passeggeri si ricorderanno benissimo di noi tre per
molti anni a venire? Normalmente, quando si trova in un ambiente
nuovo, è abbastanza tranquilla, osserva, ascolta, studia
tutto ciò che la circonda. In macchina, per esempio, comincia
ad apprezzare anche il panorama che appare al suo finestrino.
Quando invece prende confidenza diventa intrattabile, comincia
a intestardirsi a voler camminare, a correre, a scherzare, ad
alzare la voce. Poi si rassegna e ritorna tranquilla. Speriamo
che si addormenti presto, presa dalla noia. Sarà un sacrificio
per lei e per noi, ma il dente bisogna toglierselo prima o poi.
Purtroppo c'è un fattore negativo in più: Francesca
è raffreddata e questo è molto grave. I bambini
quando sono sull'aereo non sanno come compensare la differenza
di pressione e sentono dolore alle orecchie. In caso di raffreddore
questo dolore può diventare insopportabile e potrebbe piangere
a lungo, soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio. Dovrà
tenere qualcosa in bocca, come il biberon o il ciuccetto e speriamo
bene. Questi timori, comunque, vengono subito accantonati non
appena ci soffermiamo ad immaginare il momento dell'arrivo, il
calore degli abbracci dei nostri cari, lo sguardo di ammirazione
che i nonni avranno quando vedranno Francesca e i suoi progressi.
Francesca scende le scale da sola.
23/04/06
Tempo di saluti.
Stasera
abbiamo salutato un piccolo pezzo di Huntsville che se ne va.
Antonio, Alice e la piccola Sara hanno quasi finito il loro periodo
americano e stasera ci siamo salutati, visto che noi mancheremo
per più di un mese. Naturalmente non era un addio ma soltanto
un arrivederci perchè loro andranno a vivere a Roma e non
mancherà occasione di incontrarci nuovamente nella città
eterna, comunque un po' di nostalgia ci è venuta. Loro
sono stati i primi a darci il benvenuto (ad eccezione naturalmente
di Tommaso e Lucia che partirono soltanto due settimane dopo il
mio arrivo). In questo anno ci hanno sommersi di consigli per
affrontare il nostro soggiorno in modo più positivo possibile.
Grazie a loro e al loro matrimonio a Las Vegas abbiamo potuto
visitare una delle città più particolari d'America
e Sara è stata la prima amichetta di Francesca. Era un
po' triste, stasera, vedere come si divertivano a correre e a
scherzare insieme. Purtroppo per loro non ci sono state tantissime
occasioni di vedersi ma sono diventate comunque amiche e per Francesca
l'amichetta Sara era un riferimento importante, l'unica femminuccia
della piccola cerchia di amici, una delle prime persone, dopo
mamma e papà, che ha imparato a chiamare per nome. Quando
si rivedranno, tra un paio d'anni, probabilmente non si ricorderanno
neanche più, chissà... Sara sta per avere una sorellina,
quindi avrà a breve un'altra bimba con cui giocare, Francesca
comincerà ad andare all'asilo e potrà affezionarsi
a qualcun'altra. Ma Sara sarà sempre la sua prima amichetta.
Francesca e l'amichetta Sara.
Organizzare
il viaggio è un misto di eccitazione e grosso impegno.
Non è semplice pensare a tutto quello che c'è da
fare, prima, durante e dopo. Soprattutto quando si viaggia con
una bambina e bisogna stare fuori per molto tempo, occorre prevedere
tutto. Bisogna pagare tutte le bollette e organizzarsi per quelle
che arriveranno in nostra assenza, bisogna ricordarsi di tutto
quello che ci servirà ed essere anche ridondanti per non
avere rimorsi. In fondo si tratta dell'unico viaggio in Italia
di quest'anno e vorremmo portarci dietro tutte le nostre cose,
per noi stessi e per mostrarle ai nostri cari. Fare le valigie
può diventare una vera arte. E' un'armonia di tecnica ed
esperienza che permette di trasferire un pezzo del nostro cuore
dall'altra parte del mondo facendo in modo che non si sgualcisca,
e che non sia un fardello impossibile da trasportare. Siamo agitati
e nervosi. Si alternano momenti di eccitazione ed euforia a momenti
di sconforto. Sembrano tanti 5 giorni, se ci fermiamo a pensare
al momento felice dell'incontro con i nostri cari, ma diventano
un attimo quando pensiamo a tutte le cose che ci sono ancora da
fare, come sistemare la casa, comprare gli ultimi regalini, svuotare
il frigorifero calcolando e centellinando i nostri consumi alimentari
in modo da non lasciare nulla in più e nulla in meno il
giorno della partenza. E poi vogliamo salutare i nostri amici,
i nostri compagni d'avventura americana che non celano la loro
invidia nei nostri confronti. A tutti in fondo piace stare qui,
ma piacerebbe stare ancora di più in Italia, è inevitabile.
Anche in patria i nostri parenti sono in fibrillazione. Sette
mesi di assenza sono tanti e non vedono l'ora di ammirare i notevoli
progressi di Francesca. Anche se l'hanno vista mille volte in
videochat, nulla può sostituire un abbraccio, un bacio,
una carezza.
Francesca è molto golosa di cioccolata.
17/04/06
Pasqua o pasquetta.
Pasqua
o pasquetta? Da queste parti la pasquetta non si festeggia, infatti
oggi sono andato regolarmente al lavoro. Allora domenica, dopo
la messa, ci siamo riuniti con un gruppo di Italiani di Huntsville
ed abbiamo fuso le due ricorrenze festeggiandole insieme. Abbiamo
fatto la classica gita fuori porta, il giorno prima. Ci siamo
recati a Green Mount, una ridente località in collina a
10 minuti da casa nostra, dove c'è un laghetto con le anatre
e tanti tavoli per il picnic. Ogni famiglia ha portato qualcosa
da mangiare e non ci siamo fatti mancare nulla, dall'antipasto
alla pasta al forno, dalle salsicce patate e peperoni all'autentica
pastiera napoletana, fino all'immancabile caffé. Per i
bambini è stata organizzata la caccia all'uovo (Eggs hunt),
tipica tradizione americana. Francesca non era abituata a camminare
sulle pietre e le radici sporgenti, ed è caduta infinite
volte, si è stancata, piena di lividi, ma comunque si è
divertita con gli altri bambini. I simboli pasquali sono differenti
rispetto ai nostri. Al posto della colomba il simbolo tipico è
il coniglietto Easter Bunny (Francesca ne ha ricevuto uno anche
dalla Florida, grazie Bob e Pam!). Non si usano le grosse uova
di cioccolata con sorpresa di plastica, al contrario, le uova
sono piccole, di plastica e la sorpresa è di cioccolata.
Sono proprio strani questi americani!
La gita di Pasqua.
15/04/06
Una giornata tipo.
Con
l'arrivo delle belle giornate riappaiono le bellezze americane
nel loro massimo splendore. Oggi c'è stato un party, proprio
sotto il nostro balcone, indetto dal residence. Solita buona organizzazione
con scivoli gonfiabili, pop corn, hot dog e zucchero filato. Effettivamente
le persone normali, quelle che stanno dentro casa ed escono soltanto
in queste occasioni, non corrispondono esattamente all'ideale
di bellezza che noi immaginiamo, guardando il cinema e la TV.
Non si può dire che quelle signore che ho ripreso con qualche
scatto un po' di nascosto, siano esattamente uguali a Sharon Stone
o Pamela Anderson. Il bello è che su dieci almeno sette
erano sulla media che ho immortalato (media significa che ce n'erano
anche altre enormemente più grosse) e non si trattava di
un party particolare dedicato agli obesi. Erano persone normali,
esattamente nella media. Immagino già la loro giornata:
il sabato mattina, dopo un'abbondante colazione americana a base
di uova, pancetta, panini imburrati e dolci gelatinosi, sono senz'altro
andate a fare la spesa in qualche centro commerciale dove ci sono
decine di banchi per l'assaggino (c'è gente che si fa un
pranzo completo a scrocco). Normalmente gli assaggini non propongono
vivande naturali, fresche di stagione, ma cibi precotti, strafritti,
anneganti in oceani di salse ipergrasse, naturalmente affogate
in bibite super zuccherose (anche se c'è scritto DIET)
e sature di coloranti. Finta la spesa, fatta a bordo dei carrelli
motorizzati che risparmiano la fatica di camminare tra gli scaffali,
sono venuti nel nostro residence a mangiare hot dog con ketchup
e mostarda, formaggi, patatine e dolcetti coloratissimi. Naturalmente
il pranzo principale della giornata sarà stasera a cena,
intorno alle 17, con il solito bisteccone alto due dita, pieno
di steroidi anabolizzanti, contornato dalle solite salse e la
patatona coperta di burro. Mai un passo a piedi... bah, chissà
mai perchè sono così obesi?
Queste signore sono nella media.
Negli
ultimi tempi non ci sono compleanni da festeggiare allora facciamo
tanti auguri al fratello di Emiliana e Giusy che domani farà
la sua promessa di matrimonio. Chissà quando toccherà
a noi, anzi a Francesca! Sono già emozionato e preoccupato
al pensiero che un giorno possa spiccare il volo e andare a vivere
con un'altra persona... Meno male che c'è ancora tanto
tanto tempo... almeno spero! Dovreste vederla come già
adesso sente un innato istinto materno. Cura la sua bambola preferita
come se fosse una bambina, la culla, le canta la ninna nanna,
le da il biberon, la stringe al petto con amore sincero. In generale
è molto affettuosa con chiunque, esseri viventi e non.
Bacia i peluches, abbraccia le bambole e anche con le persone
vere non è parsimoniosa di grandi dimostrazioni di affetto.
Ci bacia continuamente e va in braccio ad estranei abbastanza
facilmente, le basta studiare un po' il tipo e dopo un po' la
troviamo a chiacchierare e a ridere con chiunque. Per strada urla
a tutti quelli che incontra alternando saluti italiani ed inglesi,
ad alcuni dice "Ciao" ad altri dice "Hi" ma
non ne lascia passare nessuno senza rivolgergli almeno uno smagliante
sorriso. E' solare e questo è uno dei lati del suo carattere
in formazione che più mi piacciono. Naturalmente sta assorbendo
tutto ciò che Gianna le sta insegnando e una delle cose
principali da imparare è sorridere alla vita, imparare
ad affrontare il mondo serenamente, in senso positivo. E noi le
auguriamo di cuore che anche la vita le ricambi tutti i suoi bellissimi
sorrisi.
Francesca è già una signorina.
Finalmente
abbiamo saputo l'esito delle elezioni, che alla fine, dopo dodici
ore estenuanti, ha confermato parzialmente il verdetto dei primi
exit poll. Una volta tanto è stato più comodo per
noi attendere i risultati. Quando la maggior parte degli italiani
era già andata a dormire senza sapere a chi sarebbe stato
affidato il governo del paese, per noi erano soltanto le 20.30,
praticamente l'abbiamo saputo in prima serata. Speriamo che si
risolvano alcuni dei tanti problemi che affliggono il nostro paese.
Oggi, chiacchierando in ufficio con qualche collega americano,
sono rimasto piuttosto sorpreso, ho scoperto che in realtà
loro conoscono abbastanza bene la situazione italiana. Naturalmente
conoscono molto bene Berlusconi, ma sapevano anche della triste
storia del piccolo Tommaso. Ho così scoperto che c'è
una "piccola" differenza tra l'Italia e gli States.
Da noi i media erano quasi tutti per Berlusconi mentre i giornali
erano in maggioranza per il centro-sinistra, qui è il contrario:
i media sono in maggioranza Democratici (liberali) mentre i giornali
sono più conservatori. Visti sia i risultati italiani che
quelli americani, anche questa volta ha avuto ragione la carta
stampata.
I simboli.
08/04/06
Tornadi, fulmini e grandine.
Ieri
sera siamo stati investiti dal primo vero tornado da quando ci
troviamo in Alabama. In realtà si tratta di quello che
da noi in Italia di solito chiamiamo forte acquazzone. Qui è
arrivato, puntuale come un orologio svizzero, alle 22.41 e l'abbiamo
seguito in diretta TV per tutto il suo percorso. A dire il vero
non abbiamo visto quasi nulla, abbiamo sentito soltanto. Nelle
ore che precedono l'arrivo del tornado c'è una calma surreale.
Un caldo afoso e gli animali sono agitati. Il cielo diventa sempre
più nero. Poi all'improvviso arriva l'aria fresca con un
vento fortissimo (può superare anche i 200 km/h) accompagnato
da fulmini e da una grandine esagerata. Alcuni chicchi hanno raggiunto
le dimensioni di una palla da baseball e si può immaginare
il rumore che hanno fatto quando si sono abbattuti sul tetto della
nostra casa e sui vetri delle finestre. Noi ci siamo rifugiati,
secondo le direttive della protezione civile, nella zona della
casa più protetta e lontana dalle finestre. Quasi tutti
i nostri amici si sono rifugiati nella vasca da bagno con i cuscini
in testa. Nel frattempo le sirene (come quelle che avvisavano
l'arrivo dei bombardamenti durante la guerra) continuano ad avvisare
di stare chiusi in casa. Insomma è un'esperienza che mette
un po' di ansia anche a chi è più esperto e coraggioso.
Stamattina si contavano i danni. Anche noi abbiamo avuto i nostri:
le nostre due automobili sembrano formaggi gruviera, i cofani
e i tettucci sono tutti bucherellati. Comunque, a parte una casa
colpita da un fulmine, ad Huntsville non ce ne sono stati molti.
Invece a Nashville, in Tennessee, in meno di una settimana ci
sono stati 35 morti. E non è ancora cominciata la stagione
degli uragani...
Un tornado e un fulmine.
06/04/06
Proposta fantapolitica.
Il
conto alla rovescia sta andando avanti velocemente. Fra 20 giorni
saremo sull'aereo che attraverserà l'Atlantico, speriamo
soltanto che Francesca non ci faccia disperare troppo. Stiamo
seguendo a distanza il clima arroventato che stanno vivendo gli
Italiani in questa settimana pre-elettorale. Stavo pensando a
quanto antiquati siamo ancora, noi del XXI secolo, con le solite
Tribune Politiche, comizi, cartelloni, volantini, lettere piene
di promesse. Quest'anno qualche candidato ha cominciato ad usare
internet come mezzo di propaganda, vedremo se l'elettorato italiano
sarà abbastanza evoluto da fare la giusta scelta. Chissà
come saranno le elezioni fra 50 o 100 anni? Sicuramente si voterà
da casa, per via telematica, utilizzando una firma digitale o
una carta d'identità elettronica, ma come saranno le campagne
elettorali? Io farei una proposta: si potrebbe utilizzare un programma
di simulazione come ad esempio SIM CITY in cui i vari candidati
simulano, per esempio a partire da un mese prima delle elezioni,
l'intera legislatura. Ogni leader politico interpreterebbe se
stesso come se avesse vinto le elezioni e vediamo come si comporterebbe
al succedersi degli eventi. Dovrebbe promulgare le leggi che ha
promesso all'elettorato, con gli stessi alleati che lui propone,
e verrebbe sottoposto a prove difficili come agitazioni sindacali,
catastrofi naturali, possibili crisi internazionali, politiche
ed economiche. Il programma farebbe un attento esame di ogni azione
e reazione ai suoi stimoli ed alla fine ne trarrebbe le conclusioni.
Naturalmente al termine di tutto, vissuto in diretta da tutta
la popolazione, si andrebbe a votare liberamente.
Francesca ha messo su un po' di ciccetta.
04/04/06
Giornate lunghe.
Ormai
non stiamo più nella pelle. Questi ultimi giorni che ci
separano dal viaggio in l'Italia sembra che si allunghino a dismisura.
Effettivamente le giornate sono più lunghe. Con l'avvento
dell'ora legale il sole tramonta tardissimo e sembra che le lancette
si muovano più lentamente. Passiamo il tempo a fare shopping,
come al solito, e a guardare la TV che pian piano sembra attrarci
sempre più, forse perchè la capiamo di più
o forse solo perchè ci stiamo abituando alla programmazione
americana. Ci sono i soliti tre telefilm con sottofondo di risate
(sit-com) che vengono trasmessi tutti i giorni in orario serale
da Fox TV (Everybody loves Raymond, Seinfeld e The King of the
Queen), e la versione americana di Affari tuoi (copiata dall'Italia
una volta tanto) che si chiama "Deal or no deal", trasmessa
dalla NBC, che dopo un inizio un po' incerto sta prendendo piede
anche qui. Lo sport e i predicatori sono onnipresenti. Le partite
di golf sono le più noiose. Come già detto qualche
tempo fa, la pubblicità è piuttosto demenziale.
I prodotti più pubblicizzati sono le auto (sia le grandi
marche sia i piccoli concessionari locali, assolutamente pittoreschi
e quasi tutti con cognome italiano), i medicinali (ricordo che
la maggior parte di essi si vendono tra gli scaffali dei supermercati)
e le infinite catene di fast food, buffet, cibi precotti (McDonald's,
Burger King, Sonic, KFC, Arby's, Pizza Hut, Domino's Pizza, Captain
D's, Taco Bell, Subway, Hardee's, Outback, Wendy's ... e mille
altri), roba che fa ingrassare soltanto a vederla in TV e naturalmente
sono molto pubblicizzati tutti i prodotti dietetici. Ormai è
tempo di riprendere le racchette e fare quattro scambi a tennis,
bisogna scrostare la ruggine dalle giunture!
Di che colore sono gli occhi di Francesca?
01/04/06
Il piccolo Tommaso.
Anche
quest'anno per il primo d'aprile non siamo in vena di scherzi.
Sembra diventata una bruttissima tradizione, perchè ogni
anno iniziamo questo mese con pessime notizie. L'anno scorso se
n'è andato il papa, qualche anno fa la mia cara nonna Lucia.
Quest'anno abbiamo tristemente appreso che il piccolo Tommaso
Onofri è andato a fare compagnia agli altri angioletti.
Non crediate che, anche se eravamo tanto lontani, non trepidassimo
per la sorte di quel bel bambino di 18 mesi. Noi che abbiamo una
bambina stupenda come Francesca, ci immedesimiamo, ma a fatica
riusciamo a comprendere quanto possa essere immenso il dolore
di un genitore, sapere che il proprio figlio possa aver sofferto
tra le mani crudeli e feroci di un essere immondo che non può
chiamarsi uomo. Non esiste motivazione, disperazione, psichica
o economica che possa giustificare un'azione simile. Era un'anima
innocente, che aveva davanti a se una vita intera e qualcuno si
è assunto il diritto di negargliela all'improvviso. Ho
voluto pubblicare la sua foto al posto della immagine quotidiana
di Francesca, perchè i suoi begli occhioni azzurri ci ricordino,
ogni volta, quanto possa essere malvagio l'animo umano e perchè
rimangano impressi in quelli dei suoi assassini, per tutti giorni
della loro squallida vita terrena.
Il piccolo Tommaso Onofri.
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