Uno
degli aspetti che sconcertano maggiormente, quando si viene a
vivere negli USA, è che il Far West non sia per niente
un’epoca remota, ormai appartenente alla storia, ma un concetto
di vita ancora tremendamente attuale. Provate
a dire ad un americano qualsiasi di rinunciare alla possibilità
di comprare un’arma al supermercato, ve lo farete nemico
per sempre. Per gli americani si tratta di libertà personale,
ognuno deve essere libero di armarsi e difendersi come e quando
vuole, senza limitazioni. Farsi vendetta da soli è una
pura manifestazione di libertà. E la pena di morte, ancora
praticata in molti stati, è perfettamente coerente con
questa filosofia. Spesso sono entrato in accese discussioni con
loro su questo argomento. Essi ritengono che i disonesti, gli
assassini, sanno perfettamente come procurarsi le armi, per vie
illegali, pertanto il cittadino onesto, se non avesse anch’egli
l’opportunità di procurarsi facilmente un’arma,
sarebbe fortemente svantaggiato in questa “corsa agli armamenti”
domestica. Peccato che poi avvengano fattacci come il “Virginia
Tech” dove un ragazzo qualsiasi si è trasformato
in uno stragista pazzo criminale. Fatti come quello, meno eclatanti,
si verificano ogni giorno un po’ dappertutto negli Stati
Uniti. Persino nella nostra tranquilla Huntsville, la settimana
scorsa, un ragazzo di 23 anni ha preso una pistola e un kalashnikov,
dal proprio ripostiglio, ha sparato al padre e s’è
dato alla fuga seminando terrore tra le strade della città.
C’è una sola regola da rispettare per comprare un’arma:
è sufficiente possedere un certificato di buona salute
mentale e ci si può recare presso qualsiasi supermercato
e si ordina di tutto. I normali supermercati sono fornitissimi,
le armi si trovano di solito tra i giocattoli e gli elettrodomestici.
Dopo aver riempito il carrello di surgelati, pantofole e detersivi,
la figlioletta si compra una bambolina, la mamma uno sbattiuova
e il papà un fucile Winchester. La legge prevede tempi
di consegna non inferiori a tre giorni (per evitare, in teoria,
che chiunque durante un litigio possa andare a comprarla e fare
una strage), ma gli effetti non cambiano. La vendetta dopo tre
giorni può essere anche più feroce. E se uno ha
veramente fretta, basta andare a trovare il vicino, il cugino,
il collega, tutti sono armati ed è facilissimo prendere
un’arma “in prestito”. Naturalmente anche qui
esiste il porto d’armi, ma serve appunto per “portare”
l’arma da casa al più vicino poligono di tiro. Invece,
per ammazzare il vicino di casa che ci ha annoiato tutta la notte
con lo stereo a tutto volume, non serve. Ecco uno dei motivi,
per cui ritengo che la civiltà europea sia ancora avanti
rispetto agli USA. Ecco perché loro continuano a fare la
guerra a tutto e a tutti senza esclusione di colpi. Fa parte della
loro storia e della loro cultura, il Far West. Un esempio di come
l’uso delle armi sia cosi’ radicato nella società
e’ la foto che ho messo qui sotto tratta da un articolo
apparso su tutti i giornali (ad esempio su USA
Today). Praticamente un ragazzino di 11 anni ha ucciso con
la sua arma, non proprio giocattolo, una bestia gigantesca, un
cinghiale da 500 kg, proprio a circa 100 km da qui, dietro casa
di David LoConto (Anniston), in Alabama. Ci sono due considerazioni
da fare: come fa un ragazzino di 11 anni ad avere la capacità,
il coraggio e l’esperienza di affrontare un simile mostro?
Come fa ad esistere un simile mostro? Chissà, forse le
due centrali nucleari che funzionano a pochi chilometri da qui,
producono qualche effetto collaterale…
Foto scattata venerdì scorso ad Anniston (Alabama).
27/05/07
Il nuovo computer.
Non
sono scomparso dalla scena, né mi sono dimenticato di aggiornare
il mio diario quasi-quotidiano. Sono soltanto stato molto impegnato
dal mio nuovo acquisto: un PC desktop HP Pavilion m8000n, ultimo
grido della tecnologia, dotato di monitor cinematografico 16:9
HP w2207 da 22 pollici. Per i curiosi appassionati si tratta di
un AMD Athlon 64 X2 Dual Core con processore 5200+ 2.60 Ghz e
con 2GB di RAM e 500 GB di Hard Disk. E' dotato di masterizzatore
DVD dual layer con tecnologia lightscribe (cioé oltre ad
incidere il disco, scrive o disegna anche sulla sua superficie).
Più che l'aspetto hardware, la novità sta nel software
perché ci è installato il nuovo sistema operativo
Windows Vista con Office 2007 (in versione prova) e il fantastico
Windows Media Center che permette, grazie ad una scheda TV e radio
integrata, di trasformare il computer in una centrale mediatica
digitale sofisticatissima. Con un telecomando é possibile
passare dal desktop del computer alla radio, alla TV digitale
via cavo, con la possibilità di vedere film, registrarli
e fare DVD in pochissimi passaggi. Anche sfogliare l'album delle
foto di Francesca è diventato ancora più spettacolare
con il monitor ad alta risoluzione. Insomma sono piuttosto soddisfatto
dell'acquisto anche se il nuovo software mi sta facendo impazzire.
Sarà che non ci sono abituato o sarà che Windows
Vista ha ancora qualche baco, mi risulta alquanto complicato installare
i vecchi programmi a cui ero affezionato. Ultima cosa, ho anche
messo su una piccola rete wireless. Il computer, il portatile
e il palmare, adesso possono navigare contemporaneamente su internet
senza fili. Una pacchia!
Foto scattata l'ultimo giorno di Francesca ad Huntsville.
21/05/07
Ritorno solitario.
Mando
tanti auguri al mio nipote e figlioccio di battesimo Davide che
ieri ha fatto la cresima. Peccato che anche in questa occasione
io non sia riuscito ad essere presente, ma almeno stavolta c'erano
le mie due donne come degne rappresentanti. Sono rientrato in
Alabama. Come tradizione, anche stavolta la valigia ci ha messo
un giorno in più per arrivare a casa, ma alla fine ce l'ha
fatta anche lei, sana e salva. Anche se sono stato pochi giorni
in Italia, il jet lag ha fatto in tempo per colpirmi anche stavolta.
Sono piuttosto stanco e assonnato, come se mi fossi già
abituato agli orari italiani. Il viaggio è andato benissimo,
sia l'andata (Francesca ha dormito per almeno 7 ore consecutive)
sia il ritorno (ho visto 4 film sull'aereo da Roma a Cincinnati).
L'unico problema è il poco tempo a disposizione nel cambio
di aereo. Dover passare i varchi doganali, recuperare e restituire
le valigie, recarsi in un altro terminal, tutto in 70 minuti,
non è stato semplice, ma ce l'ho fatta anche stavolta.
Speriamo bene a metà luglio, quando rifarò lo stesso
itinerario con Gianna e Francesca. Ora mi aspetta un mese solitario,
fatto di serate al computer o davanti alla TV. Spero che passi
in fretta...
Francesca fa la smorfiosa.
Anche
quest'anno è arrivato il tempo delle vacanze. Naturalmente
saranno vere vacanze solo per Francesca che oggi ha festeggiato
il suo primo "ultimo giorno di scuola". Faceva tenerezza
quando siamo andati a prenderla. Era emozionata, impacciata, non
aveva tanta voglia di salutare la maestra e i suoi compagni di
giochi. Evidentemente aveva capito tutto. Sa benissimo che domani
partiremo e che potrà riabbracciare i nonni, gli zii e
i cuginetti. Ma sa anche benissimo che il saluto alla scuola è
stato definitivo, almeno per quest'anno. Il prossimo autunno (che
da queste parti inizia a fine agosto) comincerà ad andare
alla Preschool, il vero asilo, dove incontrerà altri amichetti
e avrà un'altra maestra. Ma adesso è concentrata,
anzi siamo concentrati, sul nostro nuovo viaggio, destinazione
Roma. Mi aspetta una settimana piuttosto intensa, ma ormai ci
sono abituato. Italia, arriviamo!... e naturalmente tanti auguri
a Patrizia, che mentre noi saremo in volo sopra l'Atlantico, festeggerà
il suo compleanno.
da sinistra: la direttrice Mrs. Susan, Francesca e la sua maestra
Mrs. Emma.
13/05/07
Auguri alle mamme!
Questa
è la giornata degli auguri! Innanzitutto tanti auguri a
Nonno Andrea e al piccolo Mario che oggi compiono gli anni, e
poi a tutte le mamme, in particolare a Nonna Anna, Nonna Michela,
zia Tina1, zia Tina2 e zia Patrizia! Ognuno di noi considera la
propria mamma la più buona e bella di tutte. Senz'altro
la migliore, in tutti i sensi. Oggi voglio dedicare qualche parola
a Gianna, la mamma di Francesca. E' da un po' che non ne parlo,
perché ormai ci siamo abituati, sembra tutto scontato e
invece non è così. Francesca ed io vogliamo dire
una volta tanto GRAZIE a chi da ormai quasi tre anni ha dedicato
tutta la sua vita a noi due, ogni istante della sua giornata è
per noi e soltanto per noi. Ha rinunciato a tante comodità,
agli affetti, alle tante sicurezze, in Italia, per occuparsi esclusivamente
di noi. Ci coccola, ci vizia, ci adora e noi spesso ne approfittiamo.
E' comodo avere una mamma tutta per noi, che ci assiste quando
ne abbiamo bisogno, si preoccupa per noi (anche troppo) e non
ci fa mai mancare nulla. Da quando siamo arrivati in USA ha saputo
rimboccarsi le maniche, reinventarsi completamente. Da accanita
impiegata d'ufficio si è trasformata in una esperta cuoca,
un'ottima regina della casa, una splendida compagna di giochi
e anche una provetta guidatrice. Tutti le vogliono bene, tutti
si trovano a loro agio con lei, la chiamano anche soltanto per
sentire una voce amica, per farsi quattro risate, per tirarsi
un po' su. E lei ha sempre una parola dolce per ognuno, sa sempre
cosa dire nel momento giusto e a volte sa anche tacere (sembrerebbe
impossibile), quando è meglio non parlare. Dire che sia
una mamma perfetta sembrerebbe scontato, soprattutto in una giornata
come questa. Noi preferiamo farglielo capire, con il nostro affetto,
tutti gli altri 364 giorni dell'anno, e lei lo sa. Grazie mille
di tutto e ... tanti auguri mamma Gianna!
Gianna ci tiene ogni giorno per mano.
Il
mese di maggio è molto ricco di compleanni, tutti della
famiglia di Gianna. Oggi è la volta della simpaticissima
nipotina Simona che compie 4 anni. Simona per noi è molto
importante perché ci da un'idea di come potrebbe diventare
Francesca a distanza di un anno. Si assomigliano molto, sia fisicamente
che negli atteggiamenti ed è un bellissimo esempio per
la nostra bambina da imitare. Ha una dialettica fuori dal comune,
all'età di Francesca, l'anno scorso, era già perfettamente
in grado di recitare poesie e filastrocche anche lunghissime.
Le sue maestre rimangono sempre estasiate quando la ascoltano.
Ha un sorriso irresistibile e una intelligenza sopraffina. Un
grandissimo augurio di pronta guarigione anche al nostro amico
Nicola, il gigante buono, che domani (oggi per chi legge in Italia)
subirà un intervento chirurgico. Ritorna presto in gamba!
Simona un anno fa.
08/05/07
Scapoli geografici.
Il
weekend è passato all'insegna di cene e saluti a casa di
amici. Ebbene sì, siamo già in piena atmosfera di
partenza. In realtà non siamo i soli a partire quest'anno.
Praticamente l'80% degli italiani di Huntsville stanno preparando
le valigie e raggiungeranno la patria natia entro la fine di giugno.
Noi saremo i primi. Abbiamo sfruttato il fatto che Francesca non
va ancora a scuola per partire d'anticipo e sbaragliare la concorrenza.
Come noi, anche quasi tutte le altre famiglie manderanno in anticipo
mogli e figli che saranno raggiunti in un secondo momento dai
mariti. Nel mese di giugno ci sarà una maggioranza di scapoli
geografici da queste parti. Francesca ha già capito tutto.
Quando Gianna le ha detto che saremmo partiti per l'Italia e poi
io sarei tornato perché sarei stato impegnato con il lavoro,
lei ha risposto "va bene, però papà lo vedremo
nel computer?". Insomma sta crescendo, continua a sorprenderci
ogni giorno con le sue uscite. E' graziosissima con i vestitini
primaverili, è così femminile con le sue gonnelline
a fiori e i codini, insomma ci strappa bacetti in continuazione.
A lei piace essere coccolata, a noi piace coccolarla e ... andiamo
tutti d'accordo.
Francesca ride.
Oggi
è un giorno particolare. La cuginetta di Francesca, Martina,
compie il suo primo anno. Ebbene sì, sono passati già
dodici mesi da quando quel batuffoletto vide per la prima volta
la luce. A noi dispiace veramente tantissimo non poter essere
presenti alla sua prima festa. Tutti si sono radunati attorno
a lei a farle gli auguri e a riempirla di baci e invece noi siamo
costretti a guardare soltanto una sua vecchia foto, quella che
le ho scattato durante le vacanze di Natale. A quanto ci raccontano
è una forza della natura. E' molto più grande della
sua età, è sempre stata affamatissima. Comincia
a dire anche lei le sue prime paroline. Quando squilla il telefono
o suonano alla porta esclama "chi è?". Peccato
che l'altro giorno sia caduta e si sia graffiata in viso. Nelle
foto del suo primo compleanno apparirà con qualche livido,
ma sarà sicuramente sempre bellissima. Le piace tantissimo
essere fotografata, è una pacchia per i fotografi. Più
le scattano fotografie e più ride e si diverte agevolando
notevolmente il lavoro di chi invece spesso con i bambini deve
avere una grandissima pazienza nel trovare l'istante favorevole.
Lei, invece, piange quando le foto sono finite! Ma naturalmente
queste cose le faceva 5 mesi fa quando l'abbiamo vista l'ultima
volta. Chissà come sarà cresciuta adesso... Non
vediamo l'ora di riabbracciarla e riempire anche noi di baci quelle
simpaticissime guanciotte.
Martina 5 mesi fa.
Un
saluto e tanti auguri di pronta guarigione a Patrizia e Martina
che ieri ci hanno fatto prendere un bello spavento. All'improvviso
hanno voluto provare com'era duro il pavimento, e ci sono riuscite
entrambe benissimo... Come previsto le giornate corrono veloci.
Francesca è un po' agitata in questo periodo, forse sente
che stiamo muovendo nuovamente le acque (e le valigie) e la cosa
la infastidisce un po'. A lei piace viaggiare, piace vedere sempre
cose nuove, ma come tutti i bambini è molto abitudinaria
e non sopporta molto i cambi di routine. Fortunatamente ha un
buon carattere e non si intestardisce più di tanto nel
cercare le sue cose e i suoi ritmi. Fa buon viso a cattivo gioco
e le sta bene così, in fondo ha capito che, quando ci spostiamo,
non è una cosa così negativa per lei, anzi, ha tutto
da guadagnarci. Recentemente ci sta sorprendendo per le sempre
nuove parole (inglesi) che dice durante il giorno. Quando si fa
male o urta qualcosa non dice "Ahi" come i bambini italiani,
ma dice "Ouch!" come quelli americani. Insomma l'inglese
le sta entrando piano piano nel sangue...
Francesca e Luca "cuori di panna" (finti).
Anche
quest'anno il primo maggio è passato in incognito per noi.
Una giornata
come un'altra, anzi, forse anche più impegnativa del solito,
al lavoro. Ricordo, ancora una volta, che da queste parti
il Labor Day ricorre il primo lunedi si settembre. Il nostro conto
alla rovescia per il viaggio in Italia è già cominciato,
anzi, sembra che i giorni stiano volando in un modo incredibilmente
veloce. Non abbiamo ancora preparato nulla e mancano soltanto
2 settimane. Sicuramente, per chi ci sta aspettando in Italia,
il tempo viaggia più lentamente. E' questione di punti
di vista o, come diceva Einstein, tutto è relativo. Francesca
non ha ancora idea su cosa le aspetta nei prossimi 2 mesi e mezzo.
Soprattutto non sa che ci separeremo per un mese. Ultimamente
si dimostra sempre più legata a me. E' abituata a vedermi
costantemente, sono sempre presente nella sua vita e un mese lontani
potrebbe farla soffrire parecchio. Fortunatamente non si ritroverà
completamente sola. Oltre a Gianna non le faranno mancare l'affetto
i nonni, gli zii e i cuginetti. Spero che questa sia l'ultima
volta che ci separiamo per così tanto tempo...
Francesca salta sugli scivoli gonfiabili.
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